Calano tutti i reati nel 2016 in città e provincia

Meno denunce. Soddisfatti Polizia e Carabinieri. De Corato: «Dati diversi al ministero»

Il contrasto alla criminalità predatrice e diffusa, sia da parte della polizia di stato che dell'Arma dei carabinieri (intervenuta per il 70% dei crimini consumatisi sul territorio milanese e brianzolo) ha portato a una diminuzione dei reati denunciati.

Secondo le stime della polizia a Milano nel 2016 i reati sono diminuiti di quasi il 6% rispetto al 2015, proseguendo il trend in calo registrato negli ultimi anni. Il totale dei reati denunciati entro il 15 dicembre segna un -5,9% rispetto all'anno precedente, passando da 146.491 episodi denunciati nel 2015 a 137.884 nel 12 mesi successivi. Dati analoghi si sono registrati nella provincia di Milano, dove il decremento è stato del 7%.

In calo quindi per la questura nell'intera provincia i reati per estorsione - 473 casi rispetto ai 492 del 2015 (-3,9%) - così come gli episodi di lesioni dolose: 3.669 negli ultimi 12 mesi (-7%). Sostanzialmente stabili le truffe e frodi informatiche (9.795, -0,3%); ribasso a due cifre per ricettazione (1.068, -28%), associazione per delinquere (16, -52,9%), sfruttamento della prostituzione e pornografia minorile (55 casi, -51,8%). In flessione i furti nella provincia di Milano: 137.432 episodi rispetto ai 143.941 nel 2015 (-4,5%), calo più contenuto in città dove si passa dai 92.117 casi registrati lo scorso anno ai 90.028 del 2016 (-2,3%). A Milano si registra un piccolo aumento (+0,1%) dei furti con destrezza (20.257), mentre crollano i furti di motocicli (2.786, -13,4%). Reati in calo anche sul fronte dei furti in abitazione - 16.090 in provincia (-5,4%) e 7.438 a Milano (-6,9%) - e negli esercizi commerciali: 10.255 (-5,9%) nell'hinterland e 6.455 (-8,8%) nel solo capoluogo. Oltre 400 i chili di droga sequestrata, 818 le persone arrestate per questi reati. Cifre contrastate sul fronte delle violenze sessuali: sono 380 quest'anno (-6,9%), ma segnano +0,7% a Milano con 275 casi, due in più rispetto al 2015. Diminuiscono i casi di maltrattamenti in famiglia (1.121, -6,11%), aumentano complessivamente i reati di stalking (893, +5,56%) ma flettono se si considera solo Milano (370, -3,39%). Per questi reati sono 119 le persone finite in manette (+11,21%). Complessivamente sono 3.593 le persone arrestate dalla polizia(+1%), calano invece i controlli pari a 404.700 (-3,37%), ma si tratta di dati che vanno confrontati con il 2015, quando in città in occasione di Expo «abbiamo avuto, temporaneamente, un numero maggiore di risorse.

Il colonnello Canio Giuseppe La Gala, comandante provinciale dei carabinieri di Milano, ha spiegato che l'Arma ha creato vere e proprie task-force composte da personale appositamente formato e ideate per prevenire e contrastare specifici reati, particolarmente odiosi, come le truffe agli anziani e i reati nei confronti delle fasce deboli.

«Francamente, i dati diffusi paiono in netta, palese e chiara contraddizione con quelli analoghi diffusi dal Dipartimento di Pubblica Sicurezza del ministero dell'Interno e pubblicati sui quotidiani il 3 ottobre, il 28 novembre e il 12 dicembre scorso - ribatte Riccardo De Corato, capogruppo di Fdi An in Regione Lombardia -.

Dati che attestano come, in tutte le classifiche sulla sicurezza, Milano sia ai primi posti per pericolosità, superando in alcune specifiche graduatorie persino Roma e Napoli. E cosa dicono i dati a cui mi riferisco? Che a Milano il 70/80%di furti e rapine sono opera di stranieri».

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