Concerto blindato, metal detector e 300 agenti

Dispositivi già affinati dopo la strage di Parigi. Auto e furgoni parcheggiati di traverso

Paola Fucilieri

Certo, non siamo il Mossad israeliano. Che insieme alla Cia e ai servizi segreti britannici, rappresenta una delle agenzie d'intelligence più conosciute al mondo. Tuttavia in occasione di grandi eventi, di manifestazioni che richiamano folle di gente, a Milano possiamo definirci ormai degli specialisti di sicurezza (o quasi) in questi periodi bui, scanditi dal terrorismo islamico. Non si tratta di una constatazione ilare, visto che significa essere sempre, o comunque spessissimo, a tu per tu con la tensione, la paura del futuro incipiente, la preoccupazione di proteggere la nostra vita e quella degli altri. Eppure, nel nostro piccolo, Comitato per l'ordine e la sicurezza su comitato, ce la caviamo, sforniamo decisioni e applichiamo misure in tempo reale.

Già lo scorso Capodanno - reduci dall'attentato dell'Isis a Parigi del 13 novembre 2015 - gli schemi di quelle che erano state fino ad allora le misure adottate, avevano subito radicali cambiamenti, ed erano state innalzate. Ricordiamo ad esempio alla Prima della Scala del 2015, quando vennero introdotti i metal detector e i tornelli (che c'erano anche quest'anno).

Quest'anno, dopo i fatti di Berlino, lo screening dei punti da presidiare è partito da una distinzione: tra quelli che sono già «naturalmente» protetti perché collocati su piattaforme rialzate e quindi difficilmente raggiungibili da autoarticolati di grosse dimensioni e quelli che invece sono collocati in strade con più accessi. Nel primo caso, le misure di sicurezza non dovrebbero subire variazioni di rilievo; nel secondo, invece, i controlli verranno potenziati, avendo l'accortezza di parcheggiare di traverso le auto della polizia locale e i furgoni dell'esercito per creare una sorta di ulteriore barriera di protezione, insieme a new jersey anti sfondamento.

In questura e al comando provinciale dell'Arma fanno sapere che «la massima attenzione sarà sugli eventi dove è prevista una grande concentrazione di gente», quindi l'esibizione di Mario Biondi e di Annalisa inDuomo, dove ci saranno ben sette ingressi presidiati che richiamerà decine di migliaia di persone. E se il dispositivo di sicurezza verrà affinato fino all'ultimo momento, l'idea di base è appunto replicare lo schema già attuato lo scorso anno (quando l'allerta terrorismo era già al massimo livello): metal detector portatili ai varchi d'ingresso della «zona rossa» e almeno trecento di poliziotti e carabinieri a sorvegliare l'intera zona.

Un possibile aiuto potrebbe arrivare proprio dai camion autorizzati a entrare per il trasporto dei materiali utilizzati per allestire il palco e che potrebbero essere posteggiati a «protezione» della piazza. E le periferie? Il Comune ha un piano per monitorarle e schiererà forze di sicurezza, con particolari modalità di utilizzo.

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