Stava attrezzando l'ambulanza in vista di un possibile intervento e, come impone il protocollo, prima di inserire la bombola dell'ossigeno ha aperto il sigillo per verificarne la funzionalità. E in quell'istante è stato investito da uno scoppio e da una fiammata. E questa volta l'ambulanza è servita proprio all'operatore della Croce Blu per finire in ospedale in codice rosso, con gravi ustioni al torace.
L'uomo, Mario C., 53 anni, sposato con due figli, tre anni fa aveva deciso di occuparsi di assistenza, seguendo regolari corsi che l'avevano qualificato soccorritore e rianimatore autorizzato dal 118. Due anni fa era stato assunto dalla Croce blu con sede a Rho in via Grandi 2. Si tratta di una cooperativa sociale specializzata nel trasporto di pazienti particolari, come anziani o dializzati, con convenzioni con importanti strutture come Sant'Ambrogio e Galeazzi. Creata nel 2003, ha attualmente in forza sei ambulanze e due auto mediche.
Ieri mattina alle 10 Mario C. era in sede e stava preparando l'ambulanza in vista di possibile chiamate. Tra le altre cose ha sistemato la bombola dell'ossigeno ma prima ha provveduto a verificarne l'efficienza. E per questo ha tolto il sigillo. Immediata l'esplosione e la fiammata che ha investito il soccorritore.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.