Sulle rive del Lario prosegue con successo Zelbio Cult, la rassegna a cura di Armando Besio che festeggia dieci anni di incontri con protagonisti della letteratura, dell'arte, della musica, dello spettacolo in un paese - Zelbio - di 200 abitanti a 800 metri di altezza tra i monti che guardano il lago di Como.
In calendario oggi un altro gradito ritorno: dopo Andrea Vitali e Arianna Scommegna è la volta di Gianni Clerici: il famoso giornalista di tennis che stavolta però parlerà del suo romanzo «Diario di un parroco del lago» (Mondadori, 2017), ambientato negli anni che seguono la Seconda guerra mondiale a Lezzeno, sulle sponde del lago di Como, a pochi chilometri da Zelbio. Giovanni Castelli, fresco di seminario e rampollo di una famiglia di setaioli, è designato curato a Lezzeno - un pugno di case abitato da contadini che in chiesa vanno poco, e per i quali il contrabbando non è considerato un peccato, bensì una necessità di sopravvivenza.
Ascoltando i resoconti concitati di queste passeggiate notturne oltreconfine, il vicario si scopre solidale con la sua comunità. Clerici ricostruisce abitudini e leggi non scritte degli sfrosadòr, i contrabbandieri che nottetempo percorrevano i sentieri di montagna per trasportare il loro prezioso carico attraverso la frontiera con la Svizzera, e racconta un importante pezzo della storia italiana.
La rassegna Zelbiocult terminerà sabato 26 agosto con la partecipazione di Alberto Rollo, da decenni protagonista della grande editoria milanese
e finalista, con il suo primo romanzo, al Premio Strega che si è chiuso recentemente. Giunge a Zelbio per raccontarci Un'educazione milanese (Manni, 2017), ricostruzione autobiografica di una città e di una generazione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.