Michelangelo Bonessa
È l'evento «fondamentale» dell'anno secondo Giorgio Bruno, vicepresidente dell'Associazione farmaceutici industria. Il 6 giugno nel PalaCongressi di Rimini si apre il Simposio annuale dell'Afi. Una riunione di tre giorni a cui si sono già iscritti in più di 1200 per capire dove va l'industria del farmaco. «I temi dell'innovazione e della trasformazione digitale sono al centro dell'agenda dell'industria - ha affermato Bruno - ma non mi pare che ne abbiano parlato nei programmi elettorali». Il settore del farmaco invece è lanciato verso la trasformazione definitiva in industria 4.0 per arrivare preparati alla «sfida del nuovo regolamento europeo del 2020». «In questi anni hanno aiutato provvedimenti come il Job's Act e gli ammortamenti che hanno permesso di investire per rinnovare gli impianti» sottolinea Bruno. Ora bisogna guardare oltre.
Nelle 13 sessioni in cui si articola il simposio si parlerà soprattutto di digitalizzazione: «Non è più sufficiente produrre e sviluppare medicinali - spiegano da Afi - ma occorre offrire, accanto ad essi, applicazioni sanitarie digitali, dispositivi e servizi che possano essere prescritti dal medico e quindi essere venduti insieme con il medicinale». «Già oggi - ha precisato Massimo Scaccabarozzi, presidente di Farmindustria - il 40 per cento dei farmaci (..)- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.