I Legnanesi rispolverano i costumi di ieri per portare in scena gioie e dolori di oggi

«I Colombo Viaggiatori» sbarca al Nazionale e ironizza sui rapporti Italia-Brasile

Ferruccio Gattuso

A bordo di una Alfa Romeo Duetto rosso, destinazione pubblico: ecco come appaiono sulla locandina la Teresa, la Mabilia e il Giovanni, tutti sorridenti e preceduti da rigoroso articolo lombardo prima del nome. I Legnanesi tornano puntuali come ogni inverno al Nazionale, da mercoledì al 19 febbraio con lo spettacolo I Colombo Viaggiatori (ore 20.30, sabato ore 15.30 e ore 20.30, domenica ore 15.30, ingresso 59-22 euro, info 02.00.64.08.88) e, al solito, non badano a spese: «La gente si aspetta da noi il meglio spiega Antonio Provasio alias Teresa quindi alzare l'asticella è un onere ma anche un onore. La scorsa stagione abbiamo toccato 31 teatri, con più di cento repliche, raccogliendo 130mila spettatori, di cui 50mila solo a Milano che non ha mai smesso di amarci. Poi, ovviamente, ci resta il sogno di conquistare il Sud, e prima o poi ce la faremo: a Roma ce l'abbiamo fatta raccogliendo persino una standing ovation, quest'anno la tappa inedita sarà Bologna, per la seconda volta torniamo a Reggio Emilia, ma la grande soddisfazione sarebbe Napoli: Vincenzo Salemme, che è un nostro caro amico, ci dice sempre che, se mai accadrà, lui è ben felice di farci da padrino».

La storia de I Colombo Viaggiatori - su testi di Felice Musazzi e Antonio Provasio e musiche di Arnaldo Ciato e Enrico Dalceri - gioca come al solito tra tradizione e attualità: «Musica, rivista, pailettes, boys danzanti non mancheranno, perché la Mabilia ci tiene ai suoi numeri prosegue Provasio ma il Cortile e il Dialetto restano due categorie immancabili». A questo show «lavoriamo da febbraio spiega Enrico Dalceri alias Mabilia -. Io rispolvero un sontuoso abito originale dei primi Legnanesi, restaurato: sarò vestito da ananas. Il tema del Brasile nasce dalla storia». Che è quella di un tenero ma anche scomodo incontro: molti anni fa i Legnanesi, in uno sprazzo di generosità, avevano adottato un bambino brasiliano di nome Gegè, ora si è fatto ragazzo e, guarda un po', annuncia ai nostri beniamini di voler venire in Italia a conoscerli.

Terrore e ansia: e se venisse per battere cassa? In Italia sono tempi di crisi, figurati a casa Colombo. «Tutto andrà bene rivela Provasio tanto che Gegè chiederà ai Colombo di ricambiare e venire in Brasile. Si parlerà di fratellanza e integrazione, e di danè che purtroppo non abbondano, di qua e di là dell'oceano». E poi, naturalmente, c'è lo show: la Mabilia in un numero da rivista alla Wanda Osiris, nella cornice di una lussuosa nave da crociera, con scenografie che evocano quadri di Munch e Picasso, e una colonna sonora intessuta sui classici melodici italiani degli immarcescibili anni Sessanta e su armonie brasiliane, con una citazione storica del celebre «Cacao Meravigliao».

«Venti artisti in scena e sempre lo stesso divertimento», assicura Antonio Provasio. Se poi ci si chiede qual è il segreto di tanta longevità, la Teresa ha la risposta pronta: «Non ci sono donne in compagnia! Al di là della battuta, lo spirito di gruppo maschile ci rende solidi».

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