Ingoia uovo d'anatra afrodisiaco: operato e salvato in extremis

L'uomo era arrivato al Pronto Soccorso dopo aver mangiato un «Balut», un piatto tipico dei paesi del sud est asiatico con ipotetiche proprietà afrodisiache

Ingoia uovo d'anatra afrodisiaco: operato e salvato in extremis

Per un piatto afrodisiaco ha rischiato la pelle e lo tolto dai guai i medici del San Paolo con un intervento mai fatto prima. Un uomo di 40 anni è stato salvato da una grave ostruzione all'esofago cervicale in seguito all'ingestione di un uovo d'anatra, grazie ad un intervento chirurgico d'urgenza condotto in modo combinato dalle èquipe di Endoscopia Digestiva e Chirurgia Robotica dell'Ospedale San Paolo. L'uomo era arrivato al Pronto Soccorso dopo aver mangiato un «Balut», un piatto tipico dei paesi del sud est asiatico con ipotetiche proprietà afrodisiache. In pratica si tratta di un uovo d'anatra fecondato e bollito nel suo guscio poco prima della schiusa, quando l'embrione al suo interno è quasi completamente formato. L'alta temperatura dell'acqua ha calcificato lo scheletro dell'embrione e, in seguito all'ingestione da parte dell'uomo, è rimasto incastrato nell'esofago cervicale.

Dopo un'attenta e scrupolosa analisi del caso, l'èquipe di «Endoscopia Digestiva» diretta da Luca De Luca, in collaborazione con il team di «Chirurgia Robotica» dell'Ospedale San Paolo diretta da Paolo Pietro Bianchi e il team di «Anestesia e Rianimazione» diretta dal Davide Chiumello, ha deciso di intervenire attraverso l'utilizzo del robot chirurgico essendo complessa la rimozione per via endoscopica. È stata eseguita una frammentazione endoscopica del corpo estraneo sotto guida assistita del robot, spingendo l'uovo nella cavità gastrica e liberando in tal modo l'esofago cervicale.

L'evento, potenzialmente fatale, è stato gestito senza alcuna incisione chirurgica, mantenendo così l'integrità totale del canale digerente. Il paziente è stato dimesso dopo pochi giorni di osservazione, in ottime condizioni di salute.

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