Ipack-Ima sempre più internazionale

Oltre 54 mila visitarori alla mostra triennale di macchine, tecnologie e materiali per il processo, confezionamento, packaging e logistica che si è conclusa a Fiera Milano. Forte aumento dei buyer stranieri. L'accordo per promuovere Expo 2015

Ipack-Ima sempre più internazionale

Bilancio positivo per Ipack-Ima, la mostra triennale di macchine, tecnologie e materiali per il processo, confezionamento, packaging e logistica che si è conclusa a Fiera Milano. In cifre, oltre 54mila visitatori, a conferma della leadership europea della manifestazione, con il 60% di visitatori provenienti dal Vecchio Continente e il 40% da Paesi emergenti di Asia, Africa e Americhe. Forte aumento della presenza di buyer (compratori) esteri con elevato potere d’acquisto. Obiettivo raggiunto grazie all’identificazione "mirata" dei potenziali visitatori, attraverso le nove business community di riferimento messe in atto da Ipack-Ima.

“Nei padiglioni di Fieramilano, che ha ospitato 1.300 aziende, il 35% delle quali provenienti da 35 Paesi esteri, si è respirato un clima molto positivo – dice Guido Corbella, amministratore delegato di Ipack-Ima –. La soddisfazione da parte degli espositori è dovuta soprattutto al flusso di visitatori esteri,  al di sopra delle attese soprattutto in termini qualitativi. La nostra più grande soddisfazione – aggiunge Corbella –  è quella di aver dato risposte concrete agli investimenti dei nostri espositori che si sono tramutate in trattative importanti. Ipack-Ima gode di buona salute e contribuisce, in modo significativo, alla spinta del business dei nostri clienti”.

In un’ottica internazionale si muove anche l’accordo con Expo 2015 Spa, che vedrà Ipack-Ima farsi ambasciatrice nelle fiere internazionali del tema Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita che caratterizzerà l’esposizione universale di Milano. L’edizione 2015 della rassegna sul packaging verrà spostata a maggio in modo da farla coincidere con l’evento che attirerà nel capoluogo lombardo milioni di persone da tutto il mondo.

"La nostra non è solo vetrina, ma un momento di sintesi di un percorso che si snoda lungo i tre anni che dividono un’edizione dall’altra, durante i quali incontriamo gli imprenditori del settore, promuoviamo l’evento nelle rassegne internazionali e studiamo le novità - commenta Guido Corbella. In questi cinque giorni abbiamo registrato migliaia di incontri tra i nostri produttori e gli operatori internazionali e posto le basi per un rafforzamento delle opportunità di collaborazione negli anni a venire".

Una conferma arriva dalla sigla di un accordo con Unido (l'Organizzazione delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Industriale) e East African Community, che darà vita alla prima fiera del packaging e del processo agroalimentare nell'Africa dell'Est, nel 2014. L’intesa è stata annunciata a margine della Conferenza internazionale Enhancing Food Safety and Food Security in Africa.

L’Africa è leader nella produzione agroalimentare, ha il 60% di terreni non ancora coltivati di tutto il mondo ed è l’area del pianeta meno colpita da inquinamento del terreno: tre condizioni che ne fanno l’area con le maggiori potenzialità di sviluppo in campo agricolo nei prossimi anni, con la possibilità quindi di fornire cibo e bioenergia al mondo intero. Ma il risultato potrà essere realizzato solo con l’impiego di tecnologie e tecniche di management che aiutino ad abbattere gli sprechi e aumentare la produttività, attualmente presenti solo in Occidente.

Conclude Corbella: "Siamo stati i primi a intercettare le potenzialità di questo mercato e siamo orgogliosi di aver siglato un’intesa che contribuirà allo sviluppo sostenibile dell’area con un’operazione che potrà risultare vincente per tutti".

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