Gli studenti per una volta non sono a sudare sulle carte, ma in mezzo al verde per donargli una nuova vita. A Quarto Oggiaro i ragazzi dell'Istituto Pareto fanno rinascere giardini e piccole oasi verdi.
A «sporcarsi le mani», gli studenti del quinto anno della sezione agraria e ambiente dell'istituto. La prima loro opera è stata realizzata all'interno della scuola elementare di via Val Lagarina: si tratta del progetto «Quarto gardening» che ha trasformato un'anonima sabbiera in disuso in un giardino fiorito a misura di bambino.
«Un progetto che propone un nuovo approccio alle politiche Smart City basate non solo sulla tecnologia, ma anche sull'interazione tra le persone e le comunità locali - ha detto Cristina Tajani, assessore alle Politiche per il Lavoro del Comune - comunità che diventano destinatarie e produttrici di servizi socialmente innovativi e sostenibili basati su un business model che valorizza le sinergie e le reciprocità». Un elegio della Milano che se la cava da sola, per quanto detto bene, che spiega bene la visione di città e di Amministrazione che ha l'assessore.
«Milano Smart City - prosegue Tajani - non è solo per la tecnologia, ma è fatta soprattutto di persone, comunità e relazioni; da qui nasce anche MyNeighbourhood, iniziativa che coinvolge partner provenienti da sette Paesi europei per progettare lo sviluppo delle città ripartendo dal concetto di comunità di vicinato concentrandosi sulle persone e sul loro benessere».
Il progetto «Quarto gardening» è solo una parte delle iniziative per spingere verso la collaborazione sociale: non a caso oggi viene presentato nella sala Franco Brigida di Palazzo Marino il progetto 'Ospitalità solidale'. Un'altro passo nella stessa direzione.
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