L'ultima del Comune: si viaggerà a 30 all'ora in tutto il centro storico

Maran firma l'ordinanza per rallentare il traffico entro il 2015, ma Milano è tra le città europee che perdono più tempo in coda. LA MAPPA DELLA ZONA 30

L'ultima del Comune: si viaggerà a 30 all'ora in tutto il centro storico

Riccardo De Corato, consigliere di Fdi ma anche ex assessore alla Mobilità del Comune, l'ha già battezzata la «supercazzola di Maran». Un nonsense, una frase senza alcuna logica, degna dell'Antani di «Amici Miei». Piefrancesco Maran, assessore al Traffico di Pisapia, ha firmato nei giorni scorsi un'ordinanza per istituire un «zona 30» in tutto il centro storico. Nella Cerchia dei Navigli si potrà viaggiare ad un limite massimo di 30 chilometri all'ora, da corso Venezia a corso Genova, Brera, Foro Bonaparte (GUARDA LA MAPPA). I cartelli saranno piazzati entro la fine dell'anno o al più tardi all'inizio del 2015, per rodare il meccanismo e per accogliere a velocità rallentata i visitatori in arrivo dal primo di maggio per Expo. L'assessore spiega che il messaggio deve essere chiaro, Milano è una città a «pedonalità privilegiata», si dovrà viaggiare pianissimo per tutelare chi gira in bici e a piedi.

Bene. Ce n'era bisogno? Chiaramente no secondo De Corato, che la definisce un'operazione di «pura demagogia», perchè la velocità in auto è «l'ultimo dei problemi in centro, casomai mi chiedo se Maran abbia la patente e se si renda conto che semmai è un problema superare i 30 chilometri orari, con le complicazioni al traffico che hanno creato, l'ultima in ordine di tempo la creazione dell'isola pedonale in piazza Castello». Una classifica pubblicata nei giorni scorsi gli darebbe ragione. Milano è al top delle cento città più congestionate d'Europa e Nord America e tra le prime dieci per numero di roe sprecate a causa dell'imbottigliamento. I calcoli li ha fatti Inrix, la società di informazioni sul traffico fondata a Washington nel 2004, che ha sede in 37 Paesi del mondo. Dunque, De Corato invita Maran a concentrarsi sulle priorità piuttosto che «insistere con inutili demagogie. La gente paga 5 euro per entrare in centro e la giunta ha aumentato il costo dei posteggi e tagliato le strisce gialle e blu. Vogliono che i pendolari usino i mezzi?

Bene, allora li rendano efficienti e non introducano l'orario estivo a inizio luglio quando la gente è ancora al lavoro». Anche il capogruppo di Forza Italia Fabrizio De Pasquale scuote la testa e la definisce «una follia». Maran ha già assicurato che non vuol essere una manovra vessatoria, il Comune non piazzerà telecamere e autovelox. Magari per multare chi, uscendo dalle code, riuscisse a schiacciare l'acceleratore fino ai 40 o 50 all'ora. «Speriamo non serva a multare ulteriormente chi già rispetta le regole» mette comune le mani avanti il capogruppo Fi, che indica alla giunta «i problemi su cui dovrebbe focalizzarsi: far funzionare i mezzi pubblici, recuperare i ritardi sulle nuove metropolitane, punire i camion di consegna delle merci che hanno la tendenza ad accelerare».

Visto che le buone notizie per i milanesi non finiscono mai, sappiano che il Comune prevede di

incassare nel 2014 circa 23 milioni in più dalle multe. Inserirà nel Bilancio 255 milioni rispetto ai 232 del 2013, il dieci per cento in più, grazie ai nuovi autovelox e più controlli serrati sulle strisce gialle e blu.

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