Cronaca locale

Martesana, il degrado inghiotte il parco. I residenti se ne vanno: "Siamo al limite"

Il vicepresidente del Municipio 2 Nava (Fi): "Territorio abbandonato"

Martesana, il degrado inghiotte il parco. I residenti se ne vanno: "Siamo al limite"

«Ogni mattina mi arrivano fotografie sul cellulare in cui l'anfiteatro Martesana è un campo di battaglia di bottiglie e ogni genere di rifiuto. Non è più possibile girare la testa dall'altra parte è necessario che istituzioni, forze dell'ordine, cittadini, associazioni, forze vive del territorio si attivino coralmente ed efficacemente per gestire un territorio che è colpevolmente abbandonato».

Municipio 2, periferia nord della città. Il parco della Martesana - o meglio il Parco Martiri della Libertà Iracheni - che costeggia il Naviglio, sarebbe una delle zone più belle della città, soprattutto per chi pratica un po' di sport o cerca tranquillità. Il vice presidente del Municipio Marzio Nava (Forza Italia) mette però il dito in una piaga che purtroppo si sta allargando.

«Desolazione e un profondo senso di abbandono è questo il sentimento che pervade i cittadini che risiedono nelle adiacenze del parco - spiega in una nota Nava -. Sono diversi anni che i cittadini lamentano nei confronti delle istituzioni e in primis del Comune di Milano la necessità di un intervento organico e strutturale per porre fine ad un incubo che si ripercuote sulla cittadinanza quotidianamente. Musica senza limiti a qualsiasi ora del giorno e della notte, fiumi di birra e ubriachi, commercio abusivo di cibo e bevande con lunghe file immortalate dai cittadini con foto».

Nel gruppo di whatsapp organizzato dai cittadini esasperati c'è un dossier scrupoloso di tutto ciò che stanno vivendo negli ultimi mesi, fatto di commenti e di materiale fotografico.

«Nelle ultime settimane è nato un comitato dalla denominazione piuttosto eloquente, MarteSana che vuole dare voce e rappresentanza a un disagio che è arrivato al limite, partendo dal presupposto che la partita in gioco è la qualità della vita di tutti, che oggi è a livelli molto bassissimi» prosegue il vice presidente del Municipio 2. E cita le parole di Alessandro, uno dei fondatori del comitato: «Siamo nati da un disagio profondo, ma siamo risoluti nel conseguire l'obiettivo, risolvendo questa situazione indecente. Stiamo valutando con alcuni legali di intraprendere una causa nei confronti di chi dovrebbe prevenire e arginare la situazione, che è oggettivamente fuori controllo. Chi ci risarcisce dalla perdita di valore sul mercato dei nostri appartamenti che con fatica abbiamo acquistato?». Molti infatti sarebbero i residenti che negli ultimi anni hanno svenduto il loro appartamento e se ne sono andati.

C'è poi Lucrezia che lungo la Martesana, molti anni fa, c'è nata ed è testimone di questa «caduta agli inferi».

«Da aprile a ottobre inoltrato il parco è proprietà di alcune comunità di sudamericani che qui fanno tutto quello che vogliono: feste con musica, cucinano, danzano, vendono cibo abusivamente, usano i muri come servizi igienici, si ubriacano e soprattutto nei fine settimana usano il parco come un centro di aggregazione delle loro comunità, devastando il prato».

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