Cronaca locale

Il Pirellone investe un milione nei contraccettivi per l'Africa

Approvato l'emendamento di + Europa: «Aiuti a casa loro»

Il Pirellone investe un milione nei contraccettivi per l'Africa

Un milione di euro per comprare contraccettivi per i paesi africani. È quanto ha deliberato il consiglio lombardo, su proposta del consigliere Michele Usuelli del Gruppo +Europa con Emma Bonino: l'emendamento, votatao dall'aula, chiede l'impegno di Regione Lombardia a stanziare un milione di euro da destinare a Unfpa, l'agenzia delle Nazioni Unite sulla popolazione, al fine di promuovere interventi di «family planning», in particolare la distribuzione di contraccettivi a lunga durata, nei Paesi prioritari per il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale con un tasso di fertilità maggiore di quattro figli per donna. Il provvedimento ha avuto il benestare preventivo della giunta guidata dal leghista Attilio Fontana.

«Nel 2050 il continente africano ospiterà nelle sole Nigeria e Repubblica Democratica del Congo il 40 per cento dei poveri del mondo, non esiste crescita del Pil in grado di produrre benessere per una popolazione che aumenta più velocemente della ricchezza. La crescita sostenibile passa, quindi, necessariamente da politiche che tutelino il diritto sessuale e riproduttivo delle donne di scegliere il numero di figli all'interno della propria famiglia. Oggi ci siamo adoperati - spiega il consigliere Usuelli - nella consapevolezza che la pianificazione familiare su base volontaria sia uno degli strumenti più efficaci attraverso cui disinnescare la bomba demografica che origina guerre, fame, carestie, perdita di biodiversità e cambiamenti climatici e solo di conseguenza flussi migratori. Le nostre Istituzioni saranno chiamate ad occuparsi dello sviluppo africano sempre più frequentemente, Regione Lombardia ieri lo ha fatto puntando sulla sostenibilità».

Nelle scorse settimane +Europa ha incontrato la Giunta proprio per sottoporre all'attenzione del governatore una proposta «human rights based» che servisse «ad aiutarli a casa loro» concretamente, proprio come auspicato di recente da Emma Bonino.

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