Non è solo un problema di sicurezza, o socio-sanitario. Rogoredo è anche un nodo urbanistico da sciogliere. Un nodo infrastrutturale di grande importanza, con i 7 milioni di passeggeri annui della stazione ferroviaria - la seconda di Milano - la metrò gialla e i collegamenti stradali. Infrastrutture notevoli, come le iniziative urbanistiche previste per l'area che gravita intorno all'hub Rogoredo. E di «Una strategia per il sud-est Milano», si parlerà domani (alle 17 nella sala consiliare di via Oglio) in un convegno organizzato dal Municipio 4 (attivissimo anche su questo fronte) insieme a «Urban curator», l'associazione presieduta dal professore Fabrizio Schiaffonati, del Politecnico di Milano.
Le iniziative previste sul territorio - premessa dei progetti che saranno illustrati dagli esperti - sono di grande rilevanza. Li cita Urban curator: il completamento di Santa Giulia con 400mila metri quadrati di residenze e servizi con un'arena per 15mila spettatori, la realizzazione in corso di oltre 800 alloggi a Merezzate, gli edifici direzionali per 40mila metri quadrati del progetto di Lombardini 22 e i 50mila di Lendlease, un nuovo albergo di 460 camere, i 20mila metri quadrati dell'area ferroviaria di Sistemi urbani inseriti nell'Accordo di programma sugli scali e le volumetrie previste lungo la via Toffetti. Questo è ciò che emerge in un'area che richiede una riqualificazione complessiva del sistema infrastrutturale.
Domani, nella sala consiliare, il presidente della Zona Paolo Bassi parlerà del ruolo dei Municipi e il professor Schiaffonati presenterà il tema e i relatori: Elena Mussinelli, Andrea Tartaglia, Arturo Majocchi e Giovanni Castaldo. Urban Curator ha messo da tempo sotto osservazione i problemi del Sud-Est di Milano, proponendo fra l'altro una passerella ciclo-pedonale temporanea per lo scavalcamento dello Scalo ferroviario di Porta Romana e l'immediata connessione delle due parti di città (da Piazza Trento alla Fondazione Prada), ma anche la completa riqualificazione dell'asta Via Cassiniscorso Lodi, con una riforma viabilistica che renda possibile l'abbattimento del cavalcavia del Corvetto e il risanamento delle aree e dei complessi degradati sulle vie Fabio Massimo e Sant'Arialdo, con la proposta di realizzare una piscina olimpica.
Le idee progettuali per «rifunzionalizzare» la Stazione di Rogoredo, invece, prevedono la realizzazione di un «manufatto-ponte» monopiano a scavalco dei binari ferroviari che connetta il piazzale antistante alla stazione con il lato di Santa Giulia. Un sistema a galleria commerciale. Il progetto prevede anche lo spostamento del tratto di via Cassinis in direzione Chiaravalle in tangenza al cavalcavia Pontinia e l'arretramento dell'accesso veicolare alla Stazione, per formare una grande piazza pedonale di circa 65x65 metri lineari.
E infine la valorizzazione delle aree Anas antistanti, con la realizzazione di un edificio pluripiano con funzioni terziarie pubbliche e private, con servizi al cittadino (info-center, ristorazione, spazi di sosta) e sotto un'adeguata dotazione di parcheggi. Il tutto completato dal riordino della viabilità e dall'ampliamento del mezzanino del metrò per affrontare le criticità dei flussi in accesso e in uscita.
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