Paola Fucilieri
«Per il 2017 lotta senza quartiere al crimine» sorride il questore Antonio De Iesu. E lotta senza quartiere sia. No, non stupisce che questo questore con i capelli bianchi, ma un'energia fortissima e un'esperienza infinita alle spalle (a 27 anni da capitano, a Napoli, durante un inseguimento a cui seguì un conflitto a fuoco, venne persino ferito a un piede con un colpo di pistola) non sia «autoreferenziale» (come ha detto lui stesso) e nemmeno «appassionato delle statistiche» e che non consideri la polizia milanese «un modello». «Non ci sono formule magiche, dietro ogni evento c'è un grande lavoro, una precisa pianificazione dei servizi, un core business», termine curioso se esce dalla bocca di un questore perché solitamente utilizzato per definire la principale attività aziendale di tipo operativo che ne determina il compito fondamentale preposto ai fini di creare un fatturato. Ecco: Milano funziona. «Grazie a noi, ai carabinieri, ai militari, alla polizia locale, alla guardia di finanza e all'assessorato alla Sicurezza del Comune - sottolinea De Iesu senza mai lesinare complimenti -. Anche dietro la ripulitura dallo spaccio di un'area come Rogoredo c'è innanzitutto un lavoro di repressione ma anche di progettualità e di continua motivazione dei poliziotti. E quello che premia nel controllo del territorio è il risultato. Che si esprime anche con episodi come la cattura del terrorista tunisino a Sesto San Giovanni. Abbiamo operato noi, ma avrebbe potuto esserci anche una pattuglia dei carabinieri».
E il questore racconta un episodio di qualche giorno fa. Quando a Roma il ministro degli Interni Marco Minniti stava parlando delle misure di protezione con il capo della polizia Franco Gabrielli per il concertone del 31 dicembre nella Capitale, voltandosi a guardare lo schermo puntato sulla nostra città, ha esclamato, vedendo le vetture della polizia locale parcheggiate di traverso per fare da sbarramento a eventuali camion: «Ecco, a Milano lo stanno già facendo».
E proprio per quel che riguarda il concerto di Capodanno in Duomo De Iesu spiega che ci sarà un massiccio impegno, con centinaia di uomini delle forze ordine» perché «è ormai chiaro che questo tipo di eventi sono un obiettivo sensibile». «Intorno a piazza Duomo ci saranno sette varchi di accesso - continua De Iesu - presidiati da non meno di sei uomini delle forze dell'ordine con metal detector. Faremo controlli stretti e rigorosi per evitare che nell'area del concerto possano entrare bottiglie, petardi o altro».
«Inoltre - e questa è la grande novità rivelata ieri dal questore - ci saranno uomini della Scientifica dotati di smartphone, in tutto ne abbiamo 40, e telecamere per mandare immagini in diretta alla sala operativa. L'utilizzo di apparecchi tecnologicamente avanzati è un sistema di controllo molto efficace e flessibile.
Grazie alla comunicazione in diretta tra gli smartphone che, insieme ad alcune telecamere, fotografano quello che accade, trasmettendolo alla nostra sala operativa, abbiamo una visione capillare per dare direttive e prendere decisioni», ha continuato de Iesu che ha sottolineato anche l'importanza di «avere una catena di comando corta».L'allerta sarà elevata anche nella zona dei Navigli e delle Colonne di San Lorenzo.
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