Sulle nostre strade ogni giorno circolano migliaia di auto abusive, o meglio di auto che prestano servizio abusivamente. E non si tratta solo dell'app Uber contro cui due giorni fa si è scatenata l'ira dei tassisti. A fare concorrenza alle auto bianche ci sono anche i tassisti abusivi e le auto bianche di altri comuni che effettuano servizio fuori dal territorio di competenza. I 5mila tassisti milanesi devono fare i conti giornalmente con la concorrenza sleale di migliaia di autisti.
La pattuglia Freccia 1 del reparto radiomobile dei vigili è impegnata ogni giorno in questa battaglia. Il nucleo è composto da otto agenti «operativi», si dice in gergo, e due negli uffici. Ieri sono arrivati i rinforzi: altri 4 agenti per poter intensificare i controlli come chiedono con rabbia i tassisti milanesi. Ma tant'è, il vuoto normativo e la frammentazione dei regolamenti comunali in materia rendono quasi impossibile contrastare l'illegalità su ruota. Bastano due numeri per rendere l'idea: su centinaia di verbali, solo un'auto è stata confiscata in 10 anni. In media vengono sanzionati 150 tassisti all'anno. Il problema? Innanzitutto la difficoltà di fornire prove circostanziate.
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