Treni senza tregua: un altro agguato

Maria Sorbi a pagina 4

Poteva finire peggio. Dieci giorni fa un macchinista è stato aggredito a colpi di machete da una gang latina, questa volta invece uno straniero ha usato calci e un pugno in pieno volto, ma non il cacciavite che aveva in mano, per ferire un passeggero intervenuto a difendere la capotreno. É successo venerdì sera su un treno Milano-Cremona, all'altezza di Treviglio. L'operatrice di Trenord è passata a chiedere il biglietto ed è stata strattonata e minacciata da due stranieri ubriachi. Un uomo di 57 si è avvicinato subito per difenderla ma è stato malmenato. I due hanno poi tirato il freno di emergenza e sono riusciti a scappare. É persino andata bene, vista la situazione e il cacciavite a portata di mano. Ma è riesplosa la polemica sulla sicurezza a bordo. Il capotreno, denuncia peraltro Adriano Coscia, segretario regionale dell'Orsa Lombardia, ha «immediatamente avvertito la Polfer e i carabinieri, ma dopo 50 minuti ha ricevuto notizie che le forze dell'ordine non sarebbero arrivare per mancanze di auto». E i sindacati ora chiedono «telecamere, tornelli nelle stazioni e una centrale operativa per il controllo dei viaggiatori». Già fermato un domenicano di 21 anni.

Il commissario unico di Expo Giuseppe Sala fa le prove generali da candidato sindaco. O almeno, così il centrodestra milanese interpreta il suo intervento al pre gay pride organizzato dal padiglione Usa. Sala non si è sbilanciato ha semplicemente dato la disponibilità a prestare il palco di Expo ad alte iniziative a favore della tolleranza sociale . Ma solo la sua presenza sul palco delle associazioni omo è bastata per sollevare polemiche.

Chiara Campo a pagina 3

Mille firme in poche ieri nei gazebo di Forza Italia nelle

periferie per chiedere sicurezza e che a Milano i militari arrivati per Expo pattuglino i quartieri a rischio. Toti e la Gelmini hanno promesso di portare Berlusconi a vedere il degrado dovuto alla politica della giunta Pisapia.