Gli ultrà spaventano più il questore che l'Inter Città «blindata» per l'arrivo dei tifosi serbi

Giornata ad alta tensione oggi in città per l'arrivo di circa 4mila ultrà del Partizan di Belgrado, squadra impegnata nella gara di Uefa League contro l'Inter a San Siro. Per predisporre le misure di ordine pubblico in queste ore si stanno succedendo riunioni tra polizia e carabinieri e i loro omologhi serbi. Già ieri all'uscita da Belgrado, gli agenti hanno fermato e rispedito indietro cinque pullman con circa 300 tifosi, gran parte volti noti, senza biglietti e per di più armati fino ai denti di spranghe, bastoni, tirapugni e catene. Gli altri, sempre seguiti dai poliziotti serbi, troveranno ad attenderli uno schieramento di centinaia di uomini in tenuta antisommossa distribuiti nei punti nevralgici di Milano, in particolare in centro nel pomeriggio e attorno allo stadio in serata.

Luoghi in cui sarà inoltre proibita la vendita di alcolici, come del resto alla stazione e agli aeroporti. Già ieri pomeriggio i primi gruppi di tifosi calati su Milano hanno stazionato a lungo attorno a San Siro dove i loro beniamini si stavano allenando, sempre però tenuti sotto stretta sorveglianza.

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