Francesco Migliarese, perché un giovane di 29 anni già impegnato in zona si candida in Comune?
«Sono commercialista, la politica per me non è una professione, la considero un servizio. Servizio necessario, di cui c'è grande bisogno».
Politica per servizio può sembrare ormai un'espressione abusata.
«Si pensa che si faccia per un tornaconto personale, ma per esempio nel mio caso mi converrebbe, anche economicamente, investire tutte le energie come commercialista»
E allora perché non lo fa?
«In questi anni ho conosciuto le realtà dell'associazionismo, privati, scuole, asili, sport, tante realtà straordinarie. La politica dovrebbe mettersi al loro servizio e imparare da loro. Questo vorrei poter fare io».
Che deve imparare la politica?
«Questa giunta ha fatto una lotta sfrenata alle scuole paritarie, che invece sono una ricchezza che fa risparmiare tantissimi soldi allo Stato. Bisogna cambiare rotta. Oppure penso a Casa Amica, una onlus che offre alloggi a chi viene a Milano a curarsi, magari con bimbi malati di tumore. Valorizzare queste realtà: a questo penso con l'idea di servizio».
Lei ha criticato la legge sulle unioni civili. I sindaci dovrebbero fare obiezione di coscienza?
«Penso che l'obiezione debba essere garantita, come in tutti i casi eticamente sensibili. Sono dell'idea che si possano regolamentare le unioni civili, garantendo diritti individuali, ma non bisogna fare confusione con la famiglia e aprire indirettamente la strada a adozioni o pratiche abominevoli come l'utero in affitto. Purtroppo con questa legge pasticciata e il rischio di sentenze creative, la strada è già aperta».
Quali sono i punti in cima al suo programma personale?
«Giovani, famiglia e cultura. Vorrei creare un ambiente che incentivi le persone a far famiglia e a venire a vivere a Milano. O almeno a non fuggire: ho molti amici coetanei che si sposano e scappano via da Milano». Più servizi o meno tasse?
«Servono sgravi forti per le famiglie con figli. Io chiedo di ridiscutere Imu, Tasi e tassa rifiuti in base ai carichi di famiglia: figli e anziani».
Lei ha proposto un pass gratis per le famiglie numerose. È un fan dell'auto?
«Il pass famiglia, accettato da Parisi, è un segnale per i coraggiosi che mettono al mondo figli. Alla nascita del terzo, arriverà a casa il pass per parcheggiare in tutte le righe gialle e blu della città. Per le famiglie con nonni e bambini l'uso della macchina non è lusso ma necessità».
«Mi abbandona la certezza che ciò che è importante sia più
importante di ciò che non lo è». Ci traduce questo suo tweet poetico in un messaggio ai cittadini?«Le persone sono importanti. Sono straordinarie e hanno energie positive che devono semplicemente essere riconosciute e sostenute».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.