Moda, ora anche il lusso costa meno

Richmond che pensa a introdurre nella prima linea capi meno costosi, e di abbassare i prezzi del 20%. Armani che assicura di dover «rivedere e correggere ogni segmento e ogni settore, anche se Emporio è già una linea che costa molto meno». Hogan che lavora per rendere più «umani» i prezzi delle borse. Che il mondo della moda stia venendo incontro al «povero» consumatore? Quel consumatore medio che non vuole rinunciare a un look sofisticato ma non è più disposto a spendere cifre astronomiche. Lo stesso che nell’ultimo mese – quello dei saldi e dei pre-saldi – nel bel mezzo di una crisi ha fatto lievitare le vendite di abbigliamento e accessori (secondo la Camera della Moda più alte rispetto a quelle dello scorso anno).
E se da una parte in questa settimana della moda uomo appena terminata, gli stilisti hanno continuato a farci sognare, magari con capi superpreziosi come quelli in coccodrillo, dall’altra parte ci ha riportato con i piedi per terra. Perché alla fine se gli abiti delle passerelle non si vendono, a cosa servono? Ecco allora che da Hogan, «dove da sempre lavoriamo sul giusto rapporto qualità-prezzo, abbiamo in programma la riduzione dei prezzi delle borse da donna», spiega il general manager Nicola Giorgi. Intanto la nuova giacca sportiva in tessuto tecnico resta sotto i 500 euro. Non superano questa cifra anche i completi giacca e pantaloni di NewYorkIndustrie, marchio storico del pret à porter italiano, acquistato e rilanciato da Pianeta Terra dopo anni di assenza dalle scene. Ottimi tessuti, taglio impeccabile, la qualità c’è ma è alla portata di tutti.
Persino il vulcanico Francois Girbaud, che martedì ha presentato un telaio innovativo che permette ai tessuti di nascere con le tasche già incorporate, giacche tagliate al laser e piumini che si chiudono in una pratica borsa, si augura che «grazie all’accordo con Aeffe, i prezzi diventino più ragionevoli». Parte già da prezzi democratici invece la nuova linea di abbigliamento disegnata da McQueen per Puma, tutta ispirata a sport come la box e la lotta greco romana.
E anche alla fiera dei nuovi nomi della moda, la White Homme, si è visto un ottimo connubio fra ricerca, innovazione e attenzione ai prezzi. Michael Sarpellini, 24enne di Rimini ha lanciato proprio qui una linea di T-shirt rivoluzionaria: Happiness is a 10 $ T-shirt. La felicità è una maglietta da 10 dollari. Magliette di qualità con stampe vintage o che richiamano i fatti di cronaca, che saranno in vendita nelle boutique chic di Milano dai 10 ai 15 euro.

Mentre l’americana Filson ha debuttato con un nuovo marchio italiano, Gold Rush: i giacconi dei cercatori d’oro riproposti come capi spalla sportivi a prova di gelo (dai 150 euro), grazie all’imbottitura in polipropilene utilizzata anche nelle tute degli astronauti. Certo, chi vuole la griffe, dovrà aspettare un po’ per trovare prezzi più bassi. Chi invece sceglie prodotti molti pregiati, deve essere contento se i prezzi restano uguali a quelli dell’anno precedente.

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