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Arrestato collaboratore di Zakir Naik, il predicatore che ha ispirato la strage di Dacca

Gli uomini dell’antiterrorismo hanno arrestato Arshid Qureshi, dipendente dell'Islamic Research Foundation. Le autorità indiane: "Reclutava terroristi"

Il predicatore salafita Zakir Naik
Il predicatore salafita Zakir Naik

In India è stato arrestato Arshid Qureshi, manager delle relazioni con il pubblico dell'Islamic Research Foundation (IRF). L’accusa è quella di aver prima radicalizzato e poi reclutato più di 15 giovani del Kerala per farli combattere al fianco dei miliziani del Califfo in Siria.

Gli uomini dell’antiterrorismo lo hanno prelevato nel suo appartamento a Nerul, zona residenziale di Navi Mumbai, nella regione del Maharasthra. Ora sarà ascoltato dalle autorità locali e poi trasferito nel Kerala.

Arshid Qureshi lavora dal 2004 per la fondazione nata nel febbraio del 1991 per volontà dal predicatore indiano Zakir Naik. L’obiettivo di IRF, si legge nel loro sito, è quello di fare propaganda, affinché le persone abbiano una “visione corretta dell’Islam”. In realtà, però, diffondono le idee più radicali dell’Islam salafita e, grazie alla tecnologia, riescono a raggiungere milioni di persone in tutto il mondo.

Zakir Naik, infatti, gestisce il canale Peace TV ed è uno dei volti televisivi più noti in Asia e in Medio Oriente. L’intelligence è convinta che con i suoi sermoni abbia influenzato anche i giovani attentatori del primo luglio a Dacca. Gli investigatori, inoltre, sarebbero riusciti ad accertare un collegamento diretto tra lui e almeno uno dei jihadisti della strage.

Il predicatore islamico, che

nel 2008 e 2009 ha tenuto incontri anche a Roma, Milano e Brescia, attualmente si trova in Arabia Saudita. Da lì ha fatto sapere di non essere intenzionato a far rientro in India per le indagini in corso sull’arresto di Arshid Qureshi e sulla sua strana fondazione.

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