Birmingham, calci in faccia alla 16enne che non indossa la mascherina

Il violento attacco è avvenuto su un bus. L’aggressore è stato poi assalito dall’autista e altri passeggeri che lo hanno picchiato a sangue

Birmingham, calci in faccia alla 16enne che non indossa la mascherina

Purtroppo, in tempi di coronavirus può succedere anche di venire aggrediti se non si indossa la mascherina. È quello che è avvenuto a una ragazzina di 16 anni che si trovava su un bus a Birmingham, nel Regno Unito. A bordo dell’autobus è infatti scoppiata una violenta lite che ha visto coinvolti passeggeri e autista del mezzo. Tutto ha avuto inizio quando la 16enne, che non indossava la mascherina obbligatoria, è stata additata da due passeggeri. Soprattutto un uomo è stato particolarmente aggressivo nei confronti della giovane, apostrofandola prima con insulti e poco dopo sferrandole un calcio in piena faccia.

Niente mascherina e ragazzina viene pestata

Secondo varie testimonianze, l’uomo avrebbe prima investito la 16enne con parole pesanti e dopo, una volta accortosi che la ragazza non voleva assolutamente indossare la mascherina, sarebbe passato ai fatti. L’uomo ha precedentemente finto di dover scendere e, passandole vicino l’ha invece aggredita violentemente. Le ha infatti sferrato un calcio in pieno volto mentre si trovava seduta al suo posto. A quel punto, a intervenire per difendere la poveretta, ci hanno pensato sia i viaggiatori dell’autobus che il conducente stesso. Tutti si sono scagliati contro l’aggressore buttandolo a terra e assestando a loro volta un calcio in faccia all’uomo.

I casi in Italia

In Italia è successo invece il contrario. In qualche occasione sono stati i soggetti richiamati a seguire le regole anti-Covid a essersi ribellati nei confronti di cittadini e forze dell’ordine. Come nel caso di una signora che, lo scorso 8 settembre, era stata pestata a sangue da un extracomunitario solo per avergli chiesto di indossare la mascherina all'interno degli uffici del patronato Cgil di Foggia. In quel caso l’aggressore, un 36enne maliano, aveva sferrato un forte pugno in faccia alla donna, spaccandole il setto nasale. La vittima aveva avuto trenta giorni di prognosi con trauma cranico, naso rotto ed altre ecchimosi. L’uomo era stato arrestato.

A fine agosto vi erano stati invece diversi episodi di violenza sempre causati dal mancato uso delle

protezioni. A Roma erano stati aggrediti anche degli agenti della municipale che avevano cercato di far rispettare la legge. Gli aggressori erano stati fermati e accusati di resistenza, oltraggio e lesioni a pubblico ufficiale.

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