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Brexit, il pressing dell'Europa. Juncker: "Il tempo è quasi finito"

Arrivano le reazioni dell'Unione europea al voto della Camera dei Comuni di questa sera. Tutti concordi sul fatto che il tempo sia sempre di meno e che il no-deal sia dietro l'angolo

Brexit, il pressing dell'Europa. Juncker: "Il tempo è quasi finito"

La Camera dei Comuni ha bocciato l'accordo sulla Brexit siglato da Theresa May e Unione europea. E dall'Europa arrivano le prime dichiarazione. Il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, ha detto che "il rischio di un ritiro disordinato del Regno Unito è aumentato con il voto di questa sera". Juncker ha poi chiesto con urgenza "al Regno Unito di chiarire le sue intenzioni il più presto possibile. Il tempo è quasi finito".

Il presidente della Commissione ha detto che l'organo che presiede e il capo negoziatore Michel Barnier "ha investito moltissimo tempo e impegno per negoziare l'accordo di ritiro. Abbiamo mostrato creatività e flessibilità ovunque. Io, assieme al presidente Tusk, ho dimostrato buona volontà di nuovo offrendo chiarimenti e rassicurazioni aggiuntivi in uno scambio di lettere con la premier May questa settimana". Lo stesso Michel Barnier ha poi detto: "Londra ci dica i prossimi passi".

Un portavoce di Donald Tusk, presidente del Consiglio europeo, ha dichiarato: "L'Ue a 27 rimarrà unita e responsabile come lo è stata durante l'intero processo e cercherà di ridurre i danni causati dalla Brexit". "Siamo dispiaciuti dall'esito del voto e chiediamo al governo britannico di chiarire le sue intenzione rispetto ai suoi prossimi passi il più presto possibile", ha detto il portavoce. Che poi ha concluso dicendo che l'Unione europea "continuerà i preparativi per tutti gli esiti, incluso uno scenario di mancato accordo. Il rischio di un'uscita disordinata è aumentato con questo voto e, anche se non vogliamo che questo accada, saremo pronti".

Il negoziatore per il Parlamento europeo sulla Brexit, Guy Verhofstadt, ha commentato su Twitter il voto di Westminster: "Il Paralmento bitannico ha detto ciò che non vuole. Ora è il momento di scoprire che cosa vogliono i parlamentari britannici. Nel frattempo, i diritti dei cittadini devono essere salvaguardati".

Il presidente dell'Europarlamento, Antonio Tajani, ha dichiarato: "Il voto di Londra sulla Brexit è una brutta notizia. Il nostro primo pensiero sono i 3 milioni e 600 mila cittadini europei nel Regno Unito e i britannici che vivono nella Ue. Hanno bisogno di certezze sul loro futuro. Noi ci batteremo sempre per loro!".

Intanto, arrivano le prime dicbhiaraizoni da parte dei leader degli Stati europei. ll premier del Lussemburgo, Xavier Bettel, ha chiesto all'Unione Europea di prepararsi "a tutta velocità" a un'uscita senza accordo. "Ora abbiamo bisogno di un piano rapido e chiaro su come procedere. Perchè ciò che dobbiamo fare è trovare soluzioni, non problemi. La nostra preparazione interna per limitare i danni in caso di 'no-deal' deve andare avanti a tutta velocità", ha scritto Bettel in un tweet.

Di altro avviso il primo ministro olandese, Mark Rutte. Il premier ha assicurato che l'Unione Europea e la Gran Bretagna non sono ancora "in una situazione di mancato accordo" sulla Brexit. "Mi dispiace, ma rispetto il risultato del voto alla Camera dei Comuni sull'attuale accordo Brexit", ha detto Rutte su Twitter. "L'Olanda e l'Ue sostengono ancora l'accordo, ma continueremo a prepararci per tutti gli scenari. Malgrado questo contraccolpo, questo non significa che siamo in una situazione di mancato accordo. Il prossimo passo tocca al Regno Unito".

Il rifiuto della Camera dei Comui all'accordo "è un passo in più verso uno scenario di una Brexit caotica senza accordo", ha detto il premier danese, Lars Lokke Rasmussen. "Il tempo sta scadendo. È ora che il governo britannico suggerisca come procedere. Nel frattempo intensificheremo i nostri preparativi per il no-deal".

Mentre il presidente francese, Emmanuel Macron, ha commentato il voto dicendo che "la pressione è su Londra".

Il capo dell'Eliseo ha inoltre affermato che il referendum per l'uscita dall'Unione europea era "manipolato" e che sono state dette "bugie alle persone" che hanno votato per il "leave".

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