Crimea, Putin gela Obama: "Ero pronto a usare l'atomica"

Il presidente russo agli Usa: "La Crimea è stata trasformata in una fortezza missilistica". E denuncia il golpe in Ucraina

Crimea, Putin gela Obama: "Ero pronto a usare l'atomica"

La Russia era pronta a mettere in allerta le forze nucleari del Paese. Quando l'anno scorso la Crimea decise di annettersi alla Federazione, se gli Stati Uniti e i loro alleati fossero intervenuti, Vladimir Putin sarebbe stato anche disposto a usare l'atomica. "Eravamo pronti a farlo", ha rivelato il presidente russo nel documentario Crimea: the road to Motherland trasmesso oggi dalla tivù di Mosca Rossiya 1 tornando ad avvertire Barack Obama e i leader europei di non immischiarsi. Al presidente americano Putin imputa di aver orchestrato la destituzione dell’allora capo di Stato ucraino Viktor Yanukovych.

Alla vigilia dell’anniversario del referendum che decise l’unione della penisola ucraina alla Federazione russa, la tivù di Mosca trasmette un documentario che suona come un durissimo avvertimento per gli Stati Uniti. Per Putin diventa, infatti, l'occasione per far sapere a Obama che lo scorso anno "la Crimea è stata trasformata in una fortezza, con oltre 40 sistemi missilistici s-300 e una ventina di batterie mobili, insieme ad altre armi pesanti". Troppe volte l'America e le super potenze del Vecchio Continente hanno sconfinato andando a pestare i piedi alla Russia. In primis, in Ucraina. Secondo il capo del Cremlino gli americani sono stati i "burattinai" del colpo di Stato a Kiev che portò alla destituzione di Yanukovich. "Gli Stati Uniti - ha spiegato - hanno addestrato i nazionalisti che volevano rimuovere fisicamente Ianukovich".

L'anno scorso, dopo la decisione di non firmare più l’accordo di adesione con l'Unione europea, migliaia di persone manifestarono per settimane contro Yanukovich chiedendone le dimissioni. Alla fine l'allora presidente dell'Ucraina fu costretto a fuggire in Russia. Era la notte tra il 22 ed il 23 febbraio. Il Cremlino era venuto a sapere che la vita di Yanukovych era in pericolo: volevano ucciderlo. Per questo la Russia intervenne e gli salvò la vita.

"Ricevemmo informazioni che c’erano piani non solo per la sua cattura - rivela Putin - ma, preferibilmente da parte di coloro che avevano condotto il golpe a Kiev, anche per la sua eliminazione fisica". Per il presidente russo salvare la vita a Yanukovych è stata "una buona azione".

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