Marine Le Pen attacca il presidente francese Emmanuel Macron. E difende l'operato di Matteo Salvini e Luigi Di Maio.
"C'è un uso politico della diplomazia, che trovo molto inquietante, da parte di Emmanuel Macron. Lui vuole a ogni costo apparire come l'oppositore politico alla politica condotta da Salvini, da Orban, a costo di mettere in una situazione di crisi i nostri due Paesi, che sono alleati da lungo tempo". Queste le dichiarazioni di Le Pen, leader di Rassemblement national, a France Inter.
Una difesa a spada tratta del governo giallo-verde, in particolare dell'alleato della Lega, e una critica feroce nei confronti del capo dell'Eliseo. Perché Macron, adetta di Marine Le Pen, fa "uso politico" e "a scopi elettorali" della diplomazia. Il riferimento è al richiamo dell'ambasciatore francese a Roma subito dopo l'incontro fra Di Maio e alcuni alti esponenti del movimento di protesta dei gilet gialli.
Secondo la leader della destra francese, c'è "una contraddizione molto forte" nelle posizioni espresse da Macron, "che vuole la scomparsa delle frontiere, che è per il federalismo europeo, che è colui che porta l'idea di liste transnazionali" per le prossime elezioni europee, ma "si scandalizza che un responsabile politico italiano venga a discutere con dei militanti politici in Francia". Per la Le Pen, "l'ingerenza e l'indignazione hanno una geometria variabile", perché "quando Obama chiede di votare per Macron, tutto il mondo trova sia bellissimo. Quando Erdogan viene a fare un grande incontro a Strasburgo, nessuno ha nulla da dire".
La Le Pen è intervenuta in sera anche a Quarta Repubblica, intervistata da Nicola Porro. "Credo che il presidente Macron abbia commesso un errore diplomatico incredibile, perché il suo comportamento e la sua risposta sono stati eccessivi", ha detto. "È piuttosto paradossale perché Macron l'europeo, colui che vuole l'eliminazione dellefrontiere, che desidera un Europa federale e che vorrebbe anche avere delle liste transnazionali alle elezioni europee, non sopporta che un dirigente europeo possa venire a dialogare in Francia con dei militanti politici. È molto contradditoria la sua posizione. Credo che sia una posizione elettorale, vuole essere il migliore avversario dei dirigenti italiani. Ma è sicuramente una cosa sbagliata". E ancora: "Il presidente Macron sembrava contento che i gilet gialli si organizzassero in un partito politico e volessero presentare una lista anche per le europee. Dice tutto e il contrario di tutto. È necessario che gli italiani sappiano che questo movimento è diverso, ma è sempre un'emanazione del popolo francese". Poi la Le Pen ha concluso: "Mi stupisco che coloro che trovano normale che Obama inviti a votare per Macron o che Erdogan organizza degli incontri o dei comizi sul territorio francese, trovino invece scandaloso che Di Maio possa incontrare dei militanti politici francesi.
Credo che sia piuttosto paradossale e obiettivamente non giustifica la creazione di una frattura tra nostri due paesi. Macron sembra che voglia creare delle frizioni. Nello stesso modo in cui crea dei conflitti tra i francesi, così li crea tra i dirigenti europei".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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