Elezioni nel Regno Unito. Farage si paragona a Gandhi

Il leader euroscettico dell’Ukip: "Prima ti ignorano, poi ridono di te, poi ti attaccano e alla fine tu vinci". Miliband: "Votate per cambiare direzione"

Elezioni nel Regno Unito. Farage si paragona a Gandhi

Ha destato sconcerto quanto affermato oggi in Kent da Nigel Farage che, dopo aver votato, ha paragonato le sue sorti a quelle di Gandhi, il leader non violento fra i protagonisti della riscossa indiana. "Prima ti ignorano, poi ridono di te, poi ti attaccano e alla fine tu vinci", ha detto il leader euroscettico dell’Ukip, lo United Kingdom Independence Party alleato del Movimento Cinque Stelle italiano all’europarlamento di Bruxelles. Un siparietto al quale ha assistito anche un giornalista del Daily Telegraph, quotidiano conservatore - e che per i Tory parteggia apertamente in queste elezioni - che ha riportato la notizia con un certo sarcasmo.

Sempre secondo il giornale londinese, Farage ha rassicurato i suoi seguaci, dicendo che "il voto all’Ukip è una solida roccia". Il tutto è avvenuto a Broadstairs, appunto nell’Inghilterra sud-orientale, una delle roccaforti britanniche dell’Ukip, anche se nemmeno qui è certo che la formazione eurofobica faccia incetta di seggi, assegnati in collegi uninominali dove quindi è importante arrivare primi.

"Questo è il più grande giorno nella mia carriera politica", ha continuato Farage, forte del 24% preso nel Regno Unito alle elezioni europee dello scorso maggio. L’Ukip al momento ha due parlamentari a Westminster, ottenuti grazie alla defezione di altrettanti conservatori, passati alla formazione anti-Ue e riconfermati da elezioni suppletive che si sono tenute alla fine dello scorso anno. Il seggio di Farage, quello per cui l’alleato di Beppe Grillo corre, è quello di Thanet South, proprio nel Kent, assediato da conservatori e laburisti che qui hanno concentrato molte delle loro forze, per cercare di fermare il leader dell’Ukip. Farage ha fatto capire più volte che, in caso di non elezione e di mancato ingresso a Westminster - al momento è europarlamentare - potrebbe lasciare il partito nelle mani di qualcun altro, ma il futuro del partito tutto è legato alle elezioni odierne. Poi, appunto, il richiamo gandhiano, conclusosi con altre parole che hanno richiamato ancora una volta quelle del pacifista del subcontinente: "Qualsiasi cosa dicano di noi, dobbiamo porgere l’altra guancia e non scendere al loro livello, ed è proprio quello che abbiamo sempre fatto finora". Per poi sferrare l’attacco all’Ue. Sempre secondo quanto riporta il Telegraph, Farage ha aggiunto che "io non voglio l’Unione europea sul mio passaporto, non voglio quella bandiera, non voglio quell’inno, non voglio i presidenti europei. Voglio che mi ridiano il mio Paese indietro".

Ultimo appello agli elettori anche dal leader dell'opposizione britannica laburista Ed Miliband su Twitter. "Questa sera potete votare per costruire una Gran Bretagna che ce la fa perché le persone che lavorano ce la fanno. Possiamo costruirla, ma abbiamo
bisogno di votare per questo", si legge nel tweet pubblicato pochi minuti fa. Nel corso della giornata Miliband ha mandato sul social network diversi appelli agli elettori a recarsi alle urne e votare per i laburisti.

"Mancano poche ore per cambiare la direzione del nostro Paese", si legge in un messaggio precedente. E poi ancora: "La scelta di oggi: Tories? Un decennio in cui solo pochi privilegiati hanno fatto bene. Labour? Un governo che mette al primo posto le persone che lavorano. #VotaLabour".

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