Guerra in Ucraina

Zelensky: "Nessuno si approprierà della vittoria sul nazismo"

Il presidente dell’Ucraina invia un videomessaggio alla nazione per ribadire che anche il suo popolo è stato determinante nel corso della Seconda Guerra Mondiale

Il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky
Il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky

"Stiamo lottando per la libertà dei nostri figli, e quindi vinceremo. Non dimenticheremo mai cosa hanno fatto i nostri antenati durante la Seconda Guerra Mondiale, che uccise oltre otto milioni di ucraini. Molto presto ci saranno due Giorni della vittoria in Ucraina. E qualcuno non ne avrà nessuno". Il messaggio del presidente Volodymyr Zelensky è inequivocabile. Non per altro è stato inviato nemmeno un'ora prima dell'inizio della parata militare a Mosca, sulla Piazza Rossa, per la ricorrenza del 9 maggio. Nel video, pubblicato sul canale Telegram del leader ucraino, Zelensky parla mentre cammina lungo il viale Khreschatyk a Kiev. "Abbiamo vinto allora. Vinceremo ora. E Khreshchatyk vedrà la parata della vittoria: la vittoria dell'Ucraina!", ha ribadito il presidente.

Il popolo ucraino non rinuncia a celebrare la ricorrenza del 9 maggio, nonostante sia continuamente sotto pressione per il massiccio attacco militare condotto dall’esercito russo. Zelensky ci ha tenuto a ribadire un concetto per lui fondamentale: “Anche gli ucraini hanno sconfitto il nazismo nella Seconda Guerra Mondiale – ha detto – e per questo non permetteremo a nessuno di appropriarsi di questa vittoria”. Quel nessuno, chiaramente, è la Russia. “Il nostro nemico – ha continuato Zelensky – sognava che avremmo rinunciato a celebrare il 9 maggio e la vittoria sul nazismo e ciò per sostenere la tesi di Mosca secondo la quale l'invasione è diretta a denazificare l'Ucraina”.

La diatriba sulla cerimonia di oggi, che si è svolta in grande stile anche in Russia, rende ancora più acceso il clima del conflitto. Vladimir Putin ha lanciato strali contro i Paesi occidentali. "Alla fine dello scorso anno - ha dichiarato lo zar russo durante il suo discorso alla parata per il giorno della vittoria nella Piazza Rossa a Mosca - l'Occidente stava apertamente preparando un attacco al Donbass e alla Crimea; a Kiev c'erano richieste di armi nucleari che creavano una minaccia inaccettabile proprio al nostro confine". Putin ha accusato anche la Nato. "Non hanno voluto ascoltarci - ha aggiunto - quando lo scorso dicembre abbiamo proposto di definire un accordo sulla sicurezza. Significa che avevano altri progetti. Avevano preparato apertamente un'altra operazione punitiva nel Donbass, un'aggressione nelle nostre terre storiche. Il blocco Nato ha iniziato a militarizzare i territori vicino ai nostri confini". Il presidente della Russia ha, però, sottolineato che è importante "fare di tutto affinchè l'orrore di una guerra globale non si ripeta".

Intanto, sul piano militare, al momento è difficile liberare Mariupol dall’assedio russo. L’unica azione possibile è alimentare le trattative diplomatiche, grazie alle quali è stato possibile evacuare tutti i civili dal territorio dello stabilimento siderurgico Azovstal. Resta delicata la situazione dei soldati barricati nella fabbrica, poiché l’esercito russo non vuole lasciarli andare via. A Kiev, invece, ieri si è discusso per l’intera giornata, e Zelensky ha partecipato anche alla riunione in videoconferenza del G7. “Sono certo che questa giornata in Ucraina - ha dichiarato il presidente in un videomessaggio serale – abbia dimostrato che siamo già una parte a tutti gli effetti del mondo libero e di un'Europa unita”. Nelle scorse ore, comunque, a Bilohorivka, nella regione di Lugansk, i bombardamenti hanno colpito un istituto scolastico. I soccorritori intervenuti sul posto hanno poi fatto sapere di aver recuperato i corpi senza vita di due persone. Il governatore della regione, Sergey Gaidai, però, ha subito espresso preoccupazione per quanto accaduto, affermando che le vittime dell'attacco potrebbero arrivare a sessanta dal momento che negli scantinati della scuola si erano rifugiate 90 persone.

Sul campo, quindi, il conflitto prosegue su più fronti. Secondo lo Stato maggiore delle forze armate ucraine, l'esercito russo "non smette di condurre operazioni offensive" nell'area orientale per "stabilire il pieno controllo sul territorio degli oblast di Donetsk e Lugansk e mantenere il corridoio terrestre tra questi territori e la Crimea occupata”. La più intensa attività degli occupanti russi si osserva nelle direzioni di Slobozhansky e Donetsk.

Allo stesso tempo, c'è un'alta probabilità di attacchi missilistici in tutta l'Ucraina.

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