Monza Carroccio al 21% pronto a dare battaglia

C’è quello che per prima cosa ha dato disposizioni alle signore delle pulizie: «Prima gli spazi per i cittadini e poi gli uffici degli amministratori. Ce li possiamo pulire da soli». Poi c’è quello che dopo 15 anni di governo della sinistra, alla vittoria sembra non crederci ancora: «Ce la metterò tutta». A distanza di una settimana dal voto e a poche ore dal giuramento di Pontida, i neo sindaci della Brianza leghista hanno molto di cui essere soddisfatti. In una Provincia appena inaugurata, ma che conta circa 800mila abitanti, rappresentano poco meno del 30% della popolazione. A livello provinciale sono a quota 21,22%. Hanno in mano le chiavi delle principali città: da Monza a Seregno, passando per Lissone e Meda. Ma soprattutto si sono ritrovati alla guida di 14 Comuni. Il Pd, che prima del suo weekend nero contava 22 sindaci, ora è rimasto a quota 12. E se c’è un primato che il Carroccio è pronto a far valere su tutti i tavoli è che i suoi uomini hanno ottenuto percentuali insperate proprio in alcuni dei fortini della sinistra: Brugherio, Villasanta, Muggiò, Bovisio Masciago, Ceriano Laghetto, Albiate. A Macherio il neo sindaco Giancarlo Porta ha ottenuto il 58,5% voti. Il dato politico è chiaro: la Lega non governa più solo nei paesini. Le città con oltre 15mila abitanti targate Carroccio sono sette.

«Quello che emerge – dice Paolo Grimoldi, parlamentare monzese – è che la Lega ha oramai una classe dirigente preparata, omogenea e compatta». Per il futuro vince il pragmatismo brianzolo: «Ora bisogna meritarsi la fiducia concessa» conclude il senatore Cesarino Monti.

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