La Moratti lo difende ma Salvini attacca: «Cambi la squadra»

«Tram razzisti», non rientra il caso Salvini: il sindaco Letizia Moratti tende la mano al Carroccio, ma il capogruppo leghista e il suo partito non cedono: «Rimpasto in giunta...». Polemiche a Palazzo Marino, un’altra puntata. Giovedì scorso dodici consiglieri del Pdl avevano censurato «l’uscita» dell’esponente leghista sugli stranieri; ed erano state anche richieste le sue dimissioni da presidente della commissione Sicurezza per la sua affermazione sulla istituzioni di mezzi pubblici da riservare ai milanesi. Domanda respinta. Poi il tentativo pacificatorio del sindaco: «La proposta di Salvini è superata e non ritornerei su una questione chiusa». E ancora: «La Lega per Milano è un alleato fondamentale in giunta e in Consiglio». Ma dal capogruppo del Carroccio ecco arrivare un rilancio sul rimpasto: «Noi non vogliamo poltrone, ma ribadisco l’invito a fare meglio».

E ieri mattina a dare man forte il leghista in Regione Davide Boni: «Giù le mani da Salvini. Un voto sul nulla, che ha il suolo scopo di intimorire la Lega all’indomani dell’indiscutibile e innegabile affermazione elettorale».

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