Le mostruosità della Mostra dalla A alla Z

ALBERGHI
Decadenti, costosissimi, ristrutturandi. Tutt’altro che internazionali. Per rendere il grado di approssimazione non si sa da dove iniziare causa imbarazzo della scelta. Mettiamo che ordini due prosecchi e arrivano un calice riempito per tre quarti e l’altro scarso di tre dita, che fai? Disarmanti. H

BIENNALE
Continua la sua corsa a ostacoli che quest’anno sono stati più numerosi. Il primo: la freddezza delle istituzioni, esclusi Napolitano in visita privata, Gianni Letta e Luca Zaia alla serata inaugurale. Il ministero dei Beni culturali? Finanzia, ma il ministro non viene. Gli enti locali? Sganciano poco, ma esternano molto. Il secondo: il cantiere del Palazzo del cinema, eterno miraggio. Il terzo: la ricettività del Lido. Leone alla tenacia. HHH

CAPOLAVORO
Mancato. Tanti film di ottimo livello che faranno discutere se arriveranno in sala, da Post mortem sul golpe cileno vissuto dall’obitorio di Santiago a Le fossé sugli orrori dei lager cinesi. E anche alcune buone commedie, da La passione a Barney’s Version, molto applaudite. Non si è sentito l’acuto. Cercasi eccellenza. HHH

DIVI
Pochi anche loro. Natalie Portman, Jessica Alba, Catherine Deneuve, Ben Affleck, Helen Mirren. Rinuncia di Terence Malick e Clint Eastwood prima dell’inizio. Forfait finale di Dustin Hoffman. Per gli americani, Toronto che va a iniziare è dietro l’angolo. Si spera nell’aereo privato per prelevarli e portarli in laguna. Chimere. HH

FISCHI
C’è persino la claque al contrario. Compare il marchio di Medusa e parte la salva con le dita in bocca. Müller ha fatto nomi e cognomi dei capoclaque. Le agenzie hanno orecchie sensibilissime al minimo fiuuuu. Letta è stato fischiato o no? Regolare l’amplifon. H

GIORNALISTI
Il 4% in più rispetto al 2009. Comunque assatanati, svagati, eccentrici. Domanda tipo ai registi stranieri: le piace Venezia? Cosa pensa dell’Italia? Oppure minirecensioni «regalate» alla platea delle conferenze stampa con Enrico Magrelli che incalza «venga alla domanda». In trance. HH

ITALIANI
Presenti quasi tutti i migliori. In ordine alfabetico: Bellocchio, Ferretti, Martone, Mazzacurati, Placido, Salvatores, Servillo Toni, Tornatore, Vanzina, Verdone. Scoperta la A di Avati. Lacunosi. HH
MÜLLER
Un uomo solo al comando alla crisi del settimo anno, record di durata. Criticato da tutti, di acqua ne ha vista passare davanti alla darsena. Amante del parlar chiaro, ha stigmatizzato la «situazione incestuosa» della critica tra incarichi al Festival di Roma e militanza anti-Venezia. La sua version è degna di Barney. Timoniere. HHH

NO PARTY
Quello cancellato last minute della Rai con conseguenti penali da pagare. Il direttore generale Masi trattenuto per lo smoking a Roma causa palinsesti da limare. E il presidente Garimberti solo invitato. Vedi anche alla voce figuraccia. Che disdetta. H

ORIZZONTI
La sezione che sta più a cuore a Müller, invece trascurata dalla stampa specializzata. Fortuna che ci sono i siti, più cinéphiles dei quotidiani. Che invece scrivono per i lettori che vanno in sala. O almeno dovrebbero. Dispersi. HH

PUBBLICO
Aumentato del 17% malgrado la crisi e la chiusura del Des Bains. Più giovani e più pendolari. Visti gli acquazzoni, meno sacchi a pelo. Inarrestabile. HHH

QUENTIN
Una rockstar al Lido. Si aggira per l’Excelsior in bermudoni e felpa con cappuccio. Va alle proiezioni in sala e si alza ad applaudire senza preoccuparsi dell’etichetta. Maltratta i fotografi. Cita film e registi italiani che conoscono in dieci. Mito bambinone. HHHH

RISTORAZIONE
Quella locale, imbarazzante come gli alberghi. Quasi dovunque, arrangiata e costosa al contempo. Peggio ancora il catering dei vari buffet al Palazzo del casinò. Mensa universitaria. H

SVOLTA
Disco verde per la commedia. Dopo l’accoglienza riservata a Potiche, La passione e Barney’s Version si segnala la possibilità di divertire facendo pensare. Commedia non è solo evasione e la Mostra applaude. Era ora.

HHH

WOO John
Alla Mostra per il Leone alla carriera, consegnatogli dal suo grande amico Tsui Hark, comparso a sorpresa, merito di Müller, in Sala Grande dopo anni di silenzio. Carramba al Lido per un cineasta umile. HHH

Legenda:
H = triste
HH = mediocre
HHH = allegro
HHHH = mito

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