
Nonostante il capriccioso meteo belga abbia fatto di tutto per rovinare la festa dei motori, il circuito di Spa conferma come la macchina da battere resti la McLaren. Tanta pioggia e visibilità ridotta al minimo che costringono la direzione gara a ritardare il via del Gran Premio del Belgio di oltre un’ora. Quando, finalmente, si inizia a correre, Piastri trova lo spazio per mettersi dietro Norris e guadagna abbastanza terreno per gestire senza grossi grattacapi la testa della gara. Alle loro spalle, gara maiuscola di Charles Leclerc, che resiste ai tentativi di rimonta di Max Verstappen e chiude con un ottimo terzo posto.
A dare spettacolo, invece, ci ha pensato Lewis Hamilton: dopo esser partito dai box per la sostituzione della power unit, il ferrarista fa una rimonta davvero impressionante, riuscendo a recuperare ben undici posizioni, chiudendo in settima posizione. Kimi Antonelli, partito anche lui dalla pit lane, rovina tutto cambiando le gomme a pochi giri dalla bandiera a scacchi: il giovane bolognese chiude solo sedicesimo. Il circus della Formula 1 tornerà in pista nel prossimo fine settimana in Ungheria: vedremo se la Ferrari sarà in grado di frenare la marcia delle Papaya.
Poca visibilità, via rimandato di un’ora
In una Spa martoriata dalla pioggia, la prima sorpresa arriva nella mattinata: Hamilton, Antonelli ed Alonso hanno deciso di cambiare la power unit e saranno costretti a partire dalla pit lane. La situazione meteo non accenna a migliorare, tanto da costringere la direzione gara a far partire il Gran Premio del Belgio dietro alla safety car. A preoccupare tutti nel paddock è il problema della visibilità, che aumenta a dismisura il rischio di incidenti: già nel giro di allineamento ci si rende conto che guidare con così tanta acqua sollevata dalle vetture sarebbe troppo pericoloso. Bandiera rossa e procedura di partenza annullata: ci vorrà qualche minuto prima di capire quando si potrà iniziare a correre, visto che la pioggia continua. Piloti divisi sulla decisione di rimandare la partenza, con Verstappen tra i più scocciati ma il meteo decide di non collaborare: pochi minuti dopo, la pioggia torna a battere pesantemente sul circuito belga.

I tanti tifosi oranje che hanno seguito Verstappen in Belgio sopportano pazientemente la pioggia, scrutando l’orizzonte in vista di una schiarita che, per il momento, tarda ad arrivare. A rassicurare i piloti la comunicazione della Fia: la pioggia dovrebbe terminare poco dopo le 16 ma si aspetterà che la pista si asciughi un poco prima di far riprendere la procedura di partenza. Alla fine arriva la comunicazione ufficiale della Fia: il Gran Premio del Belgio prenderà il via alle 16.20 per la gioia del pubblico e degli stessi piloti, che si affrettano a tornare nelle proprie monoposto per partire dietro alla safety car. La situazione nei primi due giri non è certo ideale ma molto migliore di quanto visto nel giro di allineamento: la speranza è che la pista si asciughi in fretta, specialmente all’Eau Rouge, dove la situazione è ancora assai problematica. Dopo quattro giri dietro alla safety car arriva la conferma della partenza lanciata ma, in alcuni tratti del lungo circuito di Spa, la visibilità è ancora pessima.
Piastri se ne va, rimonta Hamilton
La bandiera verde arriva finalmente al quinto giro, con grossi problemi di trazione per Norris: ne approfitta subito Piastri per sorpassarlo all’esterno mentre Leclerc è attento a non commettere errori e non aprire la porta ad un aggressivo Verstappen. Mentre l’australiano guadagna diversi decimi, l’inglese della McLaren apre un po’ di luce nei confronti degli inseguitori: nelle retrovie partenza non ideale di Hamilton, superato da Sainz ma ad offrire spettacolo agli spettatori è il duello tra Verstappen e Leclerc per la terza posizione. A causare problemi è la temperatura delle intermedie, che si stanno scaldando molto con la pista asciutta: difficile, però, per il monegasco allargare la traiettoria verso la parte di pista ancora bagnata con il campione del mondo così vicino. Hamilton mette due buoni sorpassi su Sainz e Colapinto mentre Antonelli va lungo alla chicane, rendendo la posizione al ferrarista. Rischio per Leclerc, che per poco non si gira: Hamilton continua a girare fortissimo, superando agilmente anche Hulkenberg e Gasly nello stesso giro.

Leclerc si difende dall’attacco di Verstappen alla Pouhon ma la Red Bull sembra più rapida della Ferrari in curva: il monegasco va un po’ lungo all’Eau Rouge ma riesce ancora a tenersi la terza posizione. L’olandese ha fretta di superare il ferrarista per provare a ricucire il distacco dalle due McLaren, che se ne stanno andando. Con le gomme ormai finite, Hamilton e Alonso sono i primi a rientrare ai box per montare le slick: il ferrarista ha pista libera davanti e può spingere al massimo. Rientrano al giro successivo Piastri, Leclerc e Verstappen, che tornano in pista con le medie: strategia rischiosa per Norris, che monta le dure, tentando di arrivare fino al traguardo. Hamilton gira più veloce delle McLaren e scavalca vetture su vetture, risalendo in pochi giri fino al settimo posto: dopo le soste, Leclerc è dietro a Norris e guadagna circa un secondo a giro nei confronti dell’inglese. Mentre Hamilton si avvicina ad Albon, Verstappen deve guardarsi da un aggressivo Russell. Duello a distanza tra Leclerc e Norris, che si portano via a vicenda il giro veloce ma, con più di metà gara da correre, le sorprese potrebbero essere ancora parecchie.
Niente rimonta per Norris, Leclerc terzo
Dopo un weekend molto complicato, scatto d’orgoglio di Kimi Antonelli che, in poco più di un giro, supera sia Stroll che Colapinto, salendo in 15a posizione. A metà gara, Leclerc vede Verstappen avvicinarsi a poco più di due secondi ma a rimescolare le carte potrebbe essere la tenuta delle medie, che si stanno deteriorando più del previsto. Con le vetture di testa con distacchi importanti, attenzione alla rincorsa di Hamilton su Albon e alla rimonta di Antonelli, che è negli scarichi di Alonso e pronto ad entrare nella battaglia per l’11° posto. Norris fa seguire ad un giro veloce un errore nella velocissima Pouhon ma tutti i piloti top stanno aspettando comunicazioni dai box sulla strategia delle gomme. I primi a rientrare ai box a 13 giri dalla bandiera a scacchi sono Alonso e Antonelli: tempi molto più rapidi per loro, cosa che potrebbe influenzare le scelte delle squadre top. Mentre Hamilton fatica a trovare spazio per il sorpasso su Albon, il box McLaren decide di arrivare alla fine senza fermarsi ancora ai box: Norris continua a spingere ma commette un altro errore, bloccando l’anteriore destra in curva.

Kimi Antonelli, nonostante le gomme più fresche ed il Drs, ha qualche problema di troppo per scavalcare Ocon, molto veloce in rettilineo. Dietro alle due McLaren, Leclerc deve guardarsi le spalle dalla rimonta di Verstappen, che sta cercando di entrare in zona Drs. A sette giri dalla fine, Norris sta rosiccchiando decimi su decimi al compagno di squadra ma recuperare i 5 secondi e mezzo che lo separano da Piastri non sarà semplice. Il monegasco commette un altro lungo in curva 18 ma riesce a riaprire un po’ di luce su Verstappen mentre Norris continua a spingere come un pazzo per giocarsi il tutto per tutto negli ultimi tre giri. A rimescolare le carte, ecco le prime gocce di pioggia alla Source ma la distanza tra Piastri e Norris è ancora di tre secondi e mezzo: recuperarli in due giri sarà complicatissimo per l’inglese.
Lando, però, è tradito ancora dalle sue gomme: nuovo bloccaggio che gli costa un secondo: la gara praticamente finisce qui. Decima vittoria stagionale per la scuderia di Woking: non succedeva da vent’anni, quando Raikkonen e Montoya lottarono fino alla fine contro la Renault di Fernando Alonso.