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Allarme Amoxicillina, cosa succede all'antibiotico che serve ai bambini

Grande preoccupazione per la mancanza, ormai da mesi, dell'Amoxicillina, un'antibiotico usato soprattutto per i bambini. Le associazioni pediatriche lanciano l'allarme: "Grave rischio, bisogna agire subito"

Allarme Amoxicillina, introvabile l'antibiotico che serve ai bambini

È di nuovo allarme per la mancanza di medicinali, questa volta a farne le spese è l'Amoxicillina, il farmaco più utilizzato per curare scarlattina, bronchiti e otiti nei bambini. Una carenza che parte da lontano, addirittura dal 2021, ma che ora è diventata importante tanto da far gridare l'allarme ai pediatri che si sono rivolti all'Aifa (Agenzia italiana del Farmaco). Questo antibiotico di "prima scelta", quindi largamente usato con o senza associazione all'acido clavulanico (che agisce impedendo la distruzione degli antibiotici beta-lattamici come penicilline, cefalosporine, e amplia l’attività e lo spettro d’azione di questi stessi antibiotici nei confronti di molti ceppi resistenti, ndr) al momento risulta introvabile.

A gennaio l'Ema (l'Agenzia europea per i medicinali), dopo aver registrato la richiesta senza più pressante, aveva lanciato un segnale di cauto ottimismo, parlando di una soluzione a breve termine nel giro di qualche mese. Ma a quanto pare così non è stato, è le ultime scorte, sembrano possano esaurirsi entro la fine di maggio. Da qui l'appello di varie sigle pediatriche, l’Associazione culturale pediatri (Acp), la Società italiana di pediatria (Sip) e la Federazione italiana medici pediatri (Fim) all'Aifa, affinche: "vengano prontamente attivate iniziative efficienti per sopperire alla carenza di farmaci essenziali, che oggi limita la qualità delle cure di infezioni frequenti nella popolazione tutta".

"Se a partire dal 2021 la carenza riguardava alcune formulazioni d’uso ospedaliero, da alcuni mesi la carenza a livello territoriale riguarda tutte le formulazioni di Amoxicillina. Un fenomeno che appare ciclico in alcune realtà e più stabilizzato in altre", spiegano ancora le associazioni pediatriche. La carenza al momento riguarda anche i farmaci equivalenti, "risorsa" a cui sempre più spesso ci si rivolge anche per la mancanza di altri farmaci.

Le cause della carenza

Secondo l'Ema una delle principali cause della carenza è il picco di infezioni respiratorie che lo scorso inverno ha portato a un forte incremento della domanda di antibiotici, ma per le associazioni pediatriche il problema sarebbe un altro. I presidenti di Acp, Sip e Fim, Stefania Manetti, Annamaria Staiano, e Antonio D’Avino, puntano il dito contro le case farmaceutiche che non sarebbero interessate a produrre un antibiotico troppo poco costoso, che non invoglia l’industria alla produzione.

Il problema in questo senso è che: "La carenza di Amoxicillina sta inducendo sempre più la prescrizione di inappropriate alternative terapeutiche, con l’aumentato rischio di effetti e reazioni avverse. Succede ad esempio per il trattamento di faringotonsillite da SBEA, otite e polmonite batterica, infezioni target per l’uso di amoxicillina e dove ogni alternativa terapeutica rappresenta una scelta non appropriata. Ancora, in termini di antibiotico resistenza, pensiamo ai ceppi di E. Coli, sempre più resistenti all’amoxicillina-acido clavulanico, maggiormente e impropriamente utilizzato oggi nel contesto pediatrico italiano", spiegano ancora i presidenti delle tre sigle.

Al contrario questo tipo di antibiotico: "è la prima scelta per tutte le più comuni patologie infettive, come indicato anche dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e da tutte le linee guida internazionali pertinenti. Questo perché è a basso costo, è efficace e ben tollerato, ha bassi rischi di effetti avversi e soprattutto contribuisce al controllo dell’antibiotico resistenza , di cui l’Italia ha il triste primato in Europa, insieme alla Spagna. La resistenza agli antibiotici, lo ricordiamo, è ambientale e non individuale: il rischio non è solo per il singolo individuo, ma per tutta la comunità".

L'allarme streptococco

In questo momento a rendere più preoccupante la carenza di Amoxicillina, è l’aumento di casi di positività allo streptococco Beta Emolitico di gruppo A. Nelle scuole di Roma i casi di scarlattina, causati da questo batterio, sono saliti del 30% fino a picchi del 50%. Al momento per cercare di arginare la carenza, al ministero della Salute è stato aperto un tavolo: la proposta che arriva dalle Associazioni dei pediatri è quella di coinvolgere nella produzione lo stabilimento Farmaceutico militare di Firenze.

Gli altri farmaci mancanti

Come accennato l'amoxicina non è il solo farmaco che da qualche anno manca dietro i banchi delle farmacie o negli ospedali. Nell'estate 2022 c'era stato il problema della carenza di Nurofen, sostituito con preparati galenici a base di ibuprofene, e prima ancora la carenza dell'anticonvulsivo pediatrico diazepam. Nella situazione attuale "Bisogna fornire indicazioni precise a medici e farmacisti per garantire al paziente l'antibiotico che serve, ma con lo spettro più ristretto possibile.

Il suggerimento è anche quello di far ricorso a preparazioni galeniche di Amoxicillina e di dispensare solo le dosi necessarie, evitando di fornire farmaci a spettro allargato".

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