Leggi il settimanale

Fermati i finanziatori di Hamas: anche la stampa israeliana plaude all'inchiesta italiana

Haaretz, The Jerusalem Post e The Time of Israel mettono in evidenza sui propri siti l'arresto di Hannoun, accusato di essere il membro del comparto estero di Hamas e al vertice della cellula italiana

Fermati i finanziatori di Hamas: anche la stampa israeliana plaude all'inchiesta italiana
00:00 00:00

La notizia dell'arresto di Mohammad Hannoun, nell'ambito di una maxi-inchiesta riguardante appartenenza e finanziamento ad organizzazioni con finalità di terrorismo condotta dalla polizia di Stato e dalla Digos di Genova, è arrivata anche in Israele. L'ordinanza di applicazione di misure cautelari nei confronti rispettivamente di nove indagati destinatari tutti della custodia in carcere era stata emessa questa mattina dal giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Genova, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo del capoluogo ligure, e ha riguardato principalmente l'architetto giordano filo Hamas che era già stato raggiunto da un foglio di via a Milano nonché finito nella black list del Dipartimento del Tesoro statunitense perché accusato di essere un finanziatore proprio dei terroristi che hanno organizzato gli attacchi del 7 ottobre 2023.

All'interno dello Stato israeliano c'è il quotidiano Haaretz che titola un suo articolo così: "Le autorità italiane arrestano nove persone per aver presumibilmente dirottato milioni di dollari ad Hamas attraverso enti di beneficenza". Nel dettaglio: "Tra gli arrestati c'era Mohammad Hannoun, presidente dell'Associazione Palestinese in Italia. Nell'ottobre 2024, il Tesoro degli Stati Uniti ha annunciato sanzioni contro diverse organizzazioni benefiche e individui, tra cui Hannoun, che i procuratori italiani descrivono come il capo della cellula italiana di Hamas". The Jerusalem Post aggiunge che sono coinvolte "anche tre associazioni che sostenevano di sostenere i civili palestinesi, presumibilmente fungendo da copertura per i finanziamenti ad Hamas" e, secondo una nota della polizia, si sospetta che "i nove individui abbiano raccolto circa 8 milioni di dollari per finanziare associazioni con sede a Gaza, nei territori palestinesi o in Israele, possedute, controllate o collegate ad Hamas".

Qua viene anche sottolineato che i fondi "sono stati camuffati da aiuti umanitari per i cittadini palestinesi, ma la polizia ha dichiarato che oltre il 71% era destinato a finanziare direttamente Hamas" e i beneficiari di gran parte dei finanziamenti "sono stati i familiari dei criminali implicati in attacchi terroristici". A proposito di Hannoun, sempre il J Post ricorda che l'Office of Foreign Assets Control (OFAC) del Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha etichettato Hannoun come "membro di Hamas con sede in Italia" e gli ha attribuito il "merito di aver inviato ad Hamas oltre quattro milioni di dollari in un periodo di 10 anni. La sua organizzazione benefica, l'Associazione Benefica di Solidarietà con il Popolo Palestinese (ABSPP), è stata definita nel comunicato come un ente benefico fittizio in Italia che apparentemente raccoglie fondi per scopi umanitari, ma in realtà contribuisce a finanziare l'ala militare di Hamas".

Non meno privo di dettagli il pezzo giornalistico pubblicato da The Time of Israel, che ricorda che gli arresti sono avvenuti "nel contesto delle massicce proteste anti-israeliane avvenute in Italia negli ultimi mesi, che hanno rappresentato un punto di aggregazione per le opposizioni politiche e hanno attirato centinaia di migliaia di persone in tutto il Paese". L'organo d'informazione diventato la più grande fonte di notizie ebraiche e israeliane in lingua inglese per numero di lettori riporta anche le dichiarazioni del ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, il quale ha scritto su X che l'operazione ha "squarciato il velo su comportamenti e attività che, dietro il paravento di iniziative a favore delle popolazioni palestinesi, celavano il sostegno e la partecipazione a organizzazioni con vere e proprie finalità terroristiche di matrice islamista".

Infine, si rimarca come nello scorso gennaio il Consiglio europeo abbia deciso di "prorogare le misure restrittive esistenti nei confronti di 12 individui e tre entità che sostengono il finanziamento di Hamas e della Jihad islamica palestinese".

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica