Inps chiedeva i soldi dell'accompagnamento al malato ricoverato in ospedale: provvedimento annullato

L'istituto di previdenza ha fatto un passo indietro: la richiesta partita per un documento dell'ospedale mai arrivato in ufficio

Carlo Antonini e Angelo Ciocca festeggiano la vittoria contro l'Inps
Carlo Antonini e Angelo Ciocca festeggiano la vittoria contro l'Inps
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Era rimasto ricoverato in ospedale perché malato di Sla e l’Inps gli aveva chiesto indietro l’assegno di accompagnamento che percepisce la moglie per accudirlo. Nelle scorse ore l’istituto di previdenza ha fatto un passo indietro riconoscendo come Carlo Antonini, bresciano di Sarezzo, affetto da Sla, al quale l'Inps aveva chiesto di restituire 1.000 euro di assegno di accompagnamento per i due mesi trascorsi in ospedale nel 2021, non dovrà restituire un euro. La denuncia era avvenuta sul profilo Facebook dell'uomo, che attualmente parla solo attraverso un dispositivo elettronico. Nel post di denuncia Antonini aveva spiegato che gli sarebbero trattenuti 50 euro al mese dalla pensione, in 24 rate mensili.

Il passo indietro di Inps

Ora la novità. “Sono stato contattato dall’associazione “i nodi d'amore“ e in due giorni la vicenda pare essersi risolta - ha precisato Antonini -. Il colpevole del disguido è una carta dell’ospedale che dice che avevo bisogno di assistenza h 24 che non ha fatto il suo lavoro: non si sa chi può averla persa se il patronato o l'INPS. In questi giorni ho pensato tanto e ci sono tante cose che non vanno bene perché tanti malati mi hanno scritto che gli è successo la stessa cosa, o altri malati devono fare la mia stessa operazione e mi hanno chiesto cosa devono fare perché non gli capiti quello che è successo a me. Penso che in certe situazioni può essere l'ospedale a comunicare a INPS che il malato ha bisogno di assistenza h24“.

L'appoggio politico

Intanto del caso si è preso carito anche l’europarlamentare della Lega, Angelo Ciocca, che ha fatto visita ad Antonini. “Oggi celebriamo una grande vittoria per Carlo Piero Antonini - ha detto Ciocca -. L'INPS ha annullato la sua richiesta segnando un’importante passo avanti per i diritti dei cittadini che si trovano ad affrontare situazioni simili. Orgoglioso di averlo sostenuto in questa battaglia e di festeggiare con lui questa vittoria.

Un risultato che dimostra l'importanza di lottare per i propri diritti e di non arrendersi di fronte a decisioni ingiuste. Continuerò a lavorare per garantire che i diritti dei cittadini siano sempre rispettati. Questa è una vittoria di civiltà“.

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