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Lavoratori senza stipendio. Ma per i familiari di Soumahoro maxi indennità

Nelle indagini della procura di Latina emerge come i vertici di Karibu e Aid prendessero stipendi da 4.400 euro al mese: tra loro la suocera e il cognato dell'onorevole

Lavoratori senza stipendio. Ma per i familiari di Soumahoro maxi indennità

Stipendi da oltre 4 mila euro al mese per gli amministratori delle cooperative mentre i migranti ospitati erano costretti a vivere in tuguri senza riscaldamenti tra blatte, topi e sporcizia. C’è anche questo nell’indagine della procura di Latina sulle cooperative Karibu e Aid, legate ai familiari del deputato Aboubakar Soumahoro.

Le denunce dei sindacati e i riscontri nei bilanci

Negli anni passati quando i sindacati lamentavano il mancato pagamento degli stipendi dei dipendenti della cooperativa Karibu, chiedevano spesso, retoricamente, se anche gli amministratori avevano rinunciato alle loro spettanze. Una risposta pare esserci nelle carte dell’inchiesta portata avanti dal pm Andrea D’Angeli secondo il quale ad esempio per il presidente del Consorzio Aid, fino al 2020 e dunque nel periodo oggetto delle indagini, era previsto uno stipendio da 4.400 euro al mese. E chi era questo presidente? Uno dei figli di Marie Therese Mukamitsindo, suocera di Soumahoro: Michel Rukundo, anche lui indagato dalla procura di Latina. Prima di lui la presidente era proprio la Mukamitsindo, che ha percepito i medesimi emolumenti. L’indagine condotta dalla guardia di finanza di Latina su mandato della procura ritiene che tra il 2015 e il 2019 la cooperativa Karibu ha evaso l'Imposta sul reddito delle società e l'Iva, sfruttando fatture emesse per operazioni inesistenti dal Consorzio Aid e dall'associazione Jambo Africa. Tutte società che, secondo quanto raccontano i testimoni ascoltati dagli inquirenti, rimandano alla medesima guida: ossia i familiari di Soumahoro, Marie Therese Mukamitsindo, Liliane Murekatete e Michel Rukundo. Insomma quello che era un sospetto adesso sembra avere anche un riscontro concreto e diventa ancora più duro da digerire per gli ex dipendenti della cooperativa Karibu che sono rimasti senza lavoro e che attendono ancora gli stipendi degli anni passati.

I bonifici verso il Ruanda: le indagini ora guardano lì

La nuova fase delle indagini della procura di Latina sul caso delle cooperative Karibu e Aid si concentra su un consistente numero di fatture che avrebbero portato a bonifici verso il Ruanda. In particolare gli investigatori vogliono chiarire i dubbi sui bonifici effettuati all’indirizzo di Richard Mutangana, fratellastro della moglie di Soumahoro. Spulciando le carte della cooperativa Karibu, la guardia di finanza ha riscontrato “prelevamenti in contanti, bonifici verso l'estero, una difficile rendicontazione delle erogazioni, una gestione contabile non trasparente e distrazioni di denaro per finalità estranee alla gestione dei progetti”. Alcuni di questi bonifici finivano, a quanto pare alla Karibu RW e a Mutangana. Solo nel 2015, tra i bilanci della coop Karibu sono registrati 64.315 euro per prestazioni occasionali, tra cui quelle di Mutangana e della moglie, che è anche la professionista che ha firmato il bilancio medesimo della coop. Un giro di circostanze che gli inquirenti considerano sospette e sulle quali stanno provando a fare luce.

L’impressione è che la vicenda sia solo all’inizio.

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