Omicidio Meredith, Amanda Knox: "La verità è stata oscurata"

In un'intervista rilasciata a Newsweek, Amanda Knox ha esternato l'auspicio di riconciliarsi con la famiglia di Meredith Kercher. I familiari della giovane studentessa uccisa nel 2007 a Perugia, non hanno però risparmiato critiche nei confronti della trentottenne statunitense

Omicidio Meredith, Amanda Knox: "La verità è stata oscurata"
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Nel futuro prossimo, Amanda Knox vorrebbe riconciliarsi con la famiglia di Meredith Kercher. E l'ex-studentessa americana, che oggi ha 38 anni (quattro dei quali trascorsi in carcere a causa del "caso Meredith", che la vide condannata in primo e secondo grado ed assolta dalla Cassazione) continua a ribadire la sua estraneità ai fatti. Knox è ora sposata con lo scrittore e poeta Christopher Robinson, con il quale ha avuto due figli. Vivono nella sua città natale, Seattle, dove lavora come scrittrice, conduttrice di podcast e attivista per la giustizia penale. Afferma di aver contattato la famiglia Kercher diverse volte nel corso degli anni, ma di non aver mai ricevuto risposta. Ed in una lunga intervista rilasciata alla testata americana Newsweek, ha teso un nuovo ramoscello d'ulivo. "È stata una parte davvero difficile: non ho mai avuto alcun contatto diretto con loro. Ho sempre cercato di comunicare con loro - ha detto - non ho la conferma che sappiano che ho mai provato a contattarli".

I genitori di Kercher, John e Arline, sono morti entrambi nel 2020. Knox afferma che le piacerebbe molto avere l'opportunità di riconciliarsi con i fratelli di Meredith. "Abbiamo vissuto insieme un'esperienza molto traumatica, sarebbe molto bello e credo molto terapeutico per noi poterne parlare. Ma alla fine, il loro dolore è reale e totalizzante e i miei sentimenti riguardo al mio dolore non pretendono nulla da loro. Voglio solo che sappiano che voglio riconciliarmi con loro". Secondo la trentottenne texana, la freddezza mostrata nei suoi confronti dai familiari della vittima dipenderebbe da una convinzione: i familiari di Meredith, a distanza di quasi due decenni, pensano che Amanda abbia ancora qualcosa da nascondere in merito a come morì la giovane. "Sento che nulla di ciò che potrei dire potrebbe mai soddisfarli finché penseranno che io abbia qualcosa a che fare con la morte di Meredith o che sappia qualcosa a riguardo che non sto rivelando, èome se non sapessi cosa fare o cosa dire, se non che ho già detto tutto quello che so". Knox sostiene poi che "la verità su chi l’ha uccisa è stata oscurata da un racconto scandalistico che ha venduto milioni di giornali".

Nel novembre dello scorso anno, la sorella di Kercher, Stephanie, si è chiesta perché si stesse creando un dramma sull'omicidio di Meredith, criticando la decisione di Amanda di realizzare una serie televisiva in otto puntate che affronta il delitto di Perugia dal suo punto di vista. "La nostra famiglia ha passato così tanto ed è difficile capire come tutto questo possa servire a qualcosa", scrisse in una nota. E anche Francesco Maresca, l'avvocato della famiglia Kercher, ha accusato Knox di aver tentato di trarre profitto dalla morte di Meredith. "In generale, né io né la famiglia Kercher siamo stati soddisfatti delle iniziative intraprese da Amanda Knox nel corso degli anni ha dichiarato quest'ultimo a Newsweek -in quanto ingiustificate e irrispettose della memoria della povera Meredith. Il suo comportamento ha sempre impedito qualsiasi riavvicinamento tra la famiglia di Meredith e la stessa Knox, perché è sempre stato esagerato ed estremamente eccessivo.

Sono sicura che non guarderanno la serie TV perché, ancora una volta, viola il ricordo della bellissima ragazza che era Meredith". Sono insomma passati diciotto anni, ma quel che successe a Perugia il 1 novembre del 2007 continua sporadicamente a far discutere. Perlomeno negli Stati Uniti.

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