Meredith Kercher

L’analisi del giornalista investigativo Alessandro Politi su uno dei casi più discussi della cronaca italiana. Una casa silenziosa. Una studentessa sgozzata. Nessun testimone. È il 2 novembre 2007 quando la studentessa britannica di 21 anni Meredith Kercher viene trovata senza vita nella sua stanza a Perugia. L’unico condannato è Rudy Guede, ma qualcosa per gli investigatori non torna: il DNA di Sollecito sul reggiseno poi smentito, il coltello “sporco” ma contestato, l’accusa di Amanda a un innocente, la violazione dei suoi diritti, i depistaggi, le versioni che cambiano.

Alessandro Politi
Diciotto anni dopo, restano troppe domande e una certezza amara: Meredith ma ha avuto davvero giustizia?

"Credo nella giustizia italiana, Amanda mi ha calunniato, mi aspetto, anche se non mi ha mai chiesto scusa, che la condanna di calunnia nei miei confronti sia confermata. Ho la famiglia, tanti amici, in Italia ho trovato sostegno anche nei miei avvocati. Speriamo di mettere fine a questa vicenda e che la condanna di calunnia accompagni Amanda per il resto della vita". Lo ha dichiarato Patrick Lumumba, prima di entrare in Cassazione per il processo che vede imputata Amanda Knox, accusata di calunnia ai danni dello stesso Patrick Lumumba. I supremi giudici della prima sezione penale dovranno esprimersi in merito alla sentenza della Corte d'assise d'Appello di Firenze dello scorso giugno che ha condannato a tre anni di reclusione la cittadina americana.

Ansa
Omicidio Meredith, Lumumba: "Mai scuse da Amanda, sia condannata"

Amanda è tornata a Perugia per girare una fiction sull'omicidio di Meredith Kercher

Valeria Braghieri
Dovere d'oblio
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