
È grande il dolore di familiari e amici di Andrea Miceli, il ventiseienne ucciso la notte del 26 aprile con colpi di pistola a Monreale durante una lite in strada con un gruppo di ragazzi palermitani. Ieri, nel Duomo della città, si sono tenuti i funerali: migliaia di persone si sono strette attorno ai cari delle tre vittime ed è diventato virale il commovente tributo organizzato dagli amici di Miceli.
Il ventiseienne giocava a calcio nel Real Pioppo e i compagni di squadra hanno voluto dedicargli un emozionante omaggio al campo Conca d’Oro. La bara del giovane è stata posizionata davanti alla porta del rettangolo verde con sopra la maglietta gialla numero 10. I compagni hanno abbozzato un’azione conclusa in rete. "È stato l'ultimo gol di Andrea" il racconto degli amici tra le lacrime. C’è anche chi ha voluto ricordarlo con il sorriso: "Eri in fuorigioco... ma l'arbitro era cieco e ci hai portati alla vittoria più difficile della stagione e di tutte quelle che verranno".
Insieme al cugino Salvatore Turdo e Massimo Pirozzo, Andrea Miceli è stato assassinato durante una lite con un gruppo di giovani palermitani. Secondo quanto emerso dalle carte dell’ordinanza del Gip, il 26enne non solo si è preoccupato di mettere al sicuro la fidanzata per poi andare in aiuto del cugino, ma ha anche cercato di mettere pace per evitare che tutto degenerasse.
Come riportato dal Corriere, Miceli ha invitato il cugino a chiedere scusa “cercando così di calmare gli animi, ma senza buon esito in quanto seguiva uno scambio di battute e poi un soggetto del gruppo palermitano colpiva Miceli ripetutamente al volto con il casco”. Purtroppo la lite è andata fuori controllo, con gli spari ad altezza d’uomo e tre giovani vite spezzate.