
Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità, l'intervento di cataratta è una delle operazioni chirurgiche maggiormente eseguite a livello mondiale. Il suo scopo è quello di ripristinare la visione chiara nei soggetti over 60 in cui il cristallino, ovvero la lente biconvessa che rifrange la luce per mettere a fuoco un oggetto si è opacizzato. Scopriamo insieme quali sono le procedure e i tempi di recupero dell'intervento che, ricordiamo, viene condotto in regime ambulatoriale.
I sintomi della cataratta
La cataratta si sviluppa in maniera graduale nel corso del tempo. Tre sono i primi principali sintomi: offuscamento della vista, percezione dei colori meno vivida e facilità all'abbagliamento. Successivamente possono comparire altre manifestazioni tra cui: difficoltà di lettura, ipersensibilità alla luce, visione a macchie e percezione di aloni scuri intorno agli oggetti.
Agire sin dalla comparsa delle prime manifestazioni è importante. Se trascurata, infatti, la cataratta diventa ipermatura. In questo caso non solo l'efficacia dell'intervento è dubbia, ma aumenta altresì il rischio di insorgenza di malattie oculari tra cui il temuto glaucoma.
Prima dell'intervento di cataratta
L'intervento di cataratta deve essere sempre preceduto da un'accurata visita oculistica necessaria per verificare la gravità del disturbo, lo stato di salute degli occhi e quello generale. A tal proposito sono necessari analisi del sangue, delle urine e indagini supplementari a seconda del caso specifico.
Lo specialista decide anche qual è il tipo di lente artificiale più indicato. Le lenti maggiormente usate sono quelle monofocali che servono solo sostituire il cristallino opacizzato, infatti non risolvono altre problematiche della vista come miopia, presbiopia e astigmatismo.
Tipologie di intervento di cataratta
Il classico intervento di cataratta viene eseguito mediante una tecnica nota come facoemulsificazione. Dopo aver inciso la cornea, lo specialista crea un'apertura circolare sulla capsula anteriore del cristallino. Con uno strumento apposito in grado di emettere ultrasuoni, il facoemulsificazione, egli frammenta il cristallino e procede poi all'impianto della lente.
Di recente, e solo in alcuni centri, è possibile effettuare l'operazione con il laser a femtosecondi. Tuttavia questa procedura è sconsigliata se la cataratta è molto matura, in caso di scarsa dilatazione della pupilla e in presenza di opacità o irregolarità della cornea.
La durata dell'intervento è breve (15-20 minuti). Più lunghi, invece, sono i tempi di attesa in ambulatorio poiché contemplano la preparazione alla procedura chirurgica e un periodo di osservazione al termine della stessa.
L'anestesia
Qualunque sia la tipologia di intervento di cataratta, nella maggior parte dei casi l'anestesia consiste nella somministrazione locale di un collirio contenente un farmaco anestetico. Qualche volta l'anestesia viene somministrata per via parenterale e dunque con un'iniezione nel bulbo oculare.
Complicazioni
Dopo l'intervento di cataratta non è raro che compaino alcuni effetti collaterali temporanei come gonfiore, rossore, offuscamento della vista, aumento della lacrimazione. Ancora incremento della sensibilità alla luce, prurito e dolore.
Benché l'operazione sia sicura, non è esente da complicazioni. Tra queste figurano le infezioni oculari, l'incremento della pressione oculare, le emorragie e il danneggiamento di altre strutture dell'occhio.
Controindicazioni
L'intervento è sconsigliato in presenza di:
- Glaucoma
- Diabete
- Patologie della cornea
- Problematiche della retina
- Terapia farmacologica con ormoni e/o psicofarmaci.
Il recupero post intervento di cataratta
Rispetto al passato oggi i tempi di recupero dell'intervento di cataratta sono molto più brevi. Trascorse circa due ore, il paziente può tornare a casa avendo però cura di indossare gli occhiali da sole.
Il giorno seguente è prevista una visita di
controllo durante la quale vengono prescritti colliri medicati. Solitamente si effettua una seconda visita dopo 15-20 giorni. Per favorire il recupero lo specialista consiglia di:- Stare a riposo e non fare sforzi per almeno dieci giorni
- Non sfregare gli occhi con le mani
- Evitare gli ambienti eccessivamente polverosi
- Evitare di nuotare, di andare in piscina e al mare.
Leggi anche:
- Come indossare gli stivali aderenti con stile
- Colesterolo alto dopo i 60 anni: i 10 alimenti che non devono mancare per abbassarlo