
Una delle attività più piacevoli durante l’estate quando da nonni ci si ritrova a trascorrere maggiore tempo con i propri nipoti è quello di leggere loro un libro.
Può rivelarsi questo un momento speciale che rafforza ancora di più il legame tra nonni e figli, un rapporto che è in grado di apportare tanti benefici alla crescita sociale e relazionale dei bambini. Leggere insieme ai nipoti un libro oltre a mantenere attivo il cervello è un modo per stimolare la creatività e l’immaginazione dei bambini che immergendosi a pieno nelle storie narrate possono ricreare nella propria mente ciò che viene raccontato loro.
La lettura di un libro è un’attività che stimola il linguaggio e l’apprendimento di nuovi vocaboli in grado di arricchire il lessico dei più piccoli. Aiuta a sviluppare la pazienza e la capacità di ascolto per sintonizzarsi a pieno su ciò che viene raccontato. Sia per nonni che per nipoti può rappresentare un ritagliarsi un momento speciale all’interno delle vacanze da condividere insieme.
È un’esperienza altamente stimolante che in molti casi prepara i bambini alla lettura e al piacere ed è in grado di donare, ad ogni età. Scopriamo quali sono le storie più amate dai nipoti da leggere in vacanza con i nonni. Per l'occasione abbiamo interpellato Daniele Cargnino, poeta, scrittore e libraio indipendente della Libreria La Ciurma di Torino che ci ha suggerito queste emozionanti storie.
La domenica in città di Luca Tortolini

Degli adulti, nessuna traccia. Loro sono otto: maschi e femmine, grandi e piccoli, una bella combriccola di amici che va alla conquista della città. Insieme scherzano, prendono la metro, corrono per strada, entrano ed escono dai negozi, fanno merenda ai chioschi, giocano alle belle statuine al museo, immaginano di essere fiori all’orto botanico. Passo dopo passo, reinventano la città. Non si sentono mai da soli, sebbene ci siano angoli pieni di misteri. Loro sono una squadra e, quando il sole va giù, a separarsi per tornare ognuno a casa propria, si fa una gran fatica. Ma per fortuna la “loro” città è lì, oltre le finestre di ciascuna stanza, che li aspetta. Ogni volta diversa e sempre inaspettata.
Susan la piratessa di Carola Susani

Una ciurma di pirati, gente d’ogni colore, rum. Pirati che cantano, che ridono, che s’azzuffano sul ponte. Festeggiano l’ennesimo arrembaggio vittorioso nel mar dei Caraibi e il più coraggioso tra loro. Eccolo che s’intravede… ma non è un brutto ceffo, è una ragazzina dai capelli color miele! E come ci arriva una ragazza su una nave dove svetta il Jolly Roger, la bandiera nera e bianca dei pirati, con il teschio e le ossa? È una storia lunga come erano lunghi i suoi capelli biondi, ora corti, cortissimi. Susan è partita da Londra per cercare fortuna nel mondo, vestita da maschio, perché è più sicuro e i ragazzi li pagano meglio. Aveva vele nella mente e negli occhi. Bastimenti da assalire, forzieri da rapinare e nell’anima navi in fiamme, cannoni, scontri, duelli all’arma bianca. Il tesoro? Volete sapere del tesoro? Certo che c’è, davvero.
Il profumo della grande estate di Thibault Prugne

Ricordo la sua casetta che svettava in mezzo ai campi come un faro sull’oceano, le foglie del vecchio frassino che brillavano al sole, il profumo dei panni stesi ad asciugare in giardino, il ronzio delle api e il canto delle cinciallegre. Nonno Léon era una di quelle persone che vorrebbero che non cambi mai nulla. Che non desiderano ribaltare il mondo, ma soltanto viverci e ascoltarne il respiro. Mi chiamo Louise, e questa è la mia storia.
Una montagna di foglie di Laura Borio

Una dolce avventura per scoprire la magia dell’autunno. L’estate è finita e per Leo e la sua famiglia è arrivato il momento di trasferirsi in una nuova noiosissima città lontano dalla sua casa, dai suoi amici e dall’amato mare. E come se non bastasse ecco che arriva l’autunno che ricopre tutto di foglie, foglie e ancora foglie! Uffa! Ma a volte quello che ci sembra noioso nasconde incredibili sorprese: le foglie possono diventare un’altissima montagna e dalla cima, forse, Leo può scorgere nuovi simpatici amici!
L’alfabeto delle mie emozioni di Barbara Franco

Vergogna, invidia, compassione, tenerezza, gioia… quante sono le emozioni che provano i bambini? E quanto influisce la cultura e il contesto in cui vivono? L’alfabetizzazione emotiva, ovvero dare il corretto nome a ciò che sentiamo, è il primo passo per conoscere meglio sé stessi e comprendere gli altri. L’empatia è infatti una capacità che va allenata sin da bambini per stabilire e mantenere buone relazioni sociali. I 26 racconti di “L’alfabeto delle mie emozioni”, in cui tornano Pietro, Elisa e molti altri personaggi protagonisti del best seller “Il linguaggio delle emozioni”, permettono ai bambini di comprendere appieno il significato delle emozioni sociali grazie a episodi di vita quotidiana nei quali si possono immedesimarsi facilmente. All’interno del libro è presente anche una guida dedicata agli adulti con una chiara spiegazione dei vari tipi di stati emotivi che caratterizzano le nostre vite: le emozioni universali, le emozioni secondarie, quelle sociali fino ad arrivare ai sentimenti e a come tutte queste componenti possono incidere sulla personalità.
Il piccolo Principe di Antoine di Saint Expéry

In un deserto lontano, a mille miglia di distanza da ogni luogo abitato, un pilota d’aereo è costretto a un atterraggio d’emergenza per un’avaria. È completamente solo sotto il cielo infinito, in mezzo a un oceano di sabbia, quando una vocina gli chiede di disegnargli… una pecora. La strana richiesta arriva da un buffo ometto vestito come un principino, che fa un milione di domande curiose. Ma che cosa ci fa un bambino sperduto nel deserto? Da dove viene? E a cosa gli serve una pecora? Così, dall’incontro tra due mondi – uno regolato dalle leggi degli adulti, l’altro che conosce solo i limiti dettati dall’immaginazione – nasce la commovente amicizia tra due anime solitarie, un’amicizia che illumina il cuore del pilota e gli insegna che a volte, quando le cose sono troppo difficili da capire, non c’è altra scelta che aprirsi al mistero della vita. Il piccolo principe è una favola moderna che parla di solitudine e amicizia, amore e perdita, una straordinaria allegoria della condizione umana che si rivolge ai più piccoli, ma soprattutto ricorda agli adulti che anche loro, una volta, sono stati bambini.
Il Gabbiano Jonathan Livingston di Richard Bach

Il gabbiano Jonathan Livingston non è come tutti gli altri. Là dove i suoi simili, schiavi di becco e pancia, si limitano a composti viaggetti per procurarsi il cibo inseguendo le barche da pesca, lui intuisce nel volo una bellezza e un valore assoluti. Tanto basta per meritargli il marchio dell’infamia e l’allontanamento dallo stormo Buonappetito. Solo, audace, sempre più libero, Jonathan il Reietto scopre l’ebbrezza del volo acrobatico e varca i confini di altri mondi, altre dimensioni abitate da gabbiani solitari simili a lui nella spasmodica fame e sete di perfezione. Ne diventa la guida, il maestro, il capo indiscusso, e tra i compagni incontrerà chi senza saperlo è pronto a raccogliere la sua eredità.
Il romanzo-culto degli anni Settanta torna in una nuova versione che comprende una parte inedita, la quarta: quando la devozione per Jonathan, venerato come un dio, rischia di soffocare il suo messaggio, toccherà a un altro gabbiano ribelle come lui ritrovare con un gesto estremo la pura gioia del volo.