Sindrome del tunnel carpale a 60 anni: i rimedi

La sindrome del tunnel carpale rappresenta un disturbo abbastanza frequente a 60 anni: di cosa si tratta, quali sono i sintomi più ricorrenti e tutti i rimedi più adatti per migliorare questa condizione

Sindrome del tunnel carpale a 60 anni: i rimedi

La sindrome del tunnel carpale è una condizione molto ricorrente, che può colpire anche gli over 60 più dinamici e attenti alla salute personale. Si presenta come una pressione del nervo mediano che coinvolge gli arti superiori, dalla mano fino all'avambraccio. La sintomatologia è molto riconoscibile, come ad esempio formicolii e indolenzimento delle dita e della mano. Per porvi rimedio è importante sottoporsi a una visita specifica, così che il medico possa individuare i segnali, stabilire le cause e suggerire la soluzione più idonea alla propria condizione. Ma quali sono le caratteristiche del disturbo?

Tunnel carpale, di cosa si tratta

Dolore alle dita

Il tunnel carpale è un canale situato nell'area interna palmare del polso e della mano, composto dalle ossa e dal legamento traverso del carpo. All'interno sono presenti nove tendini: nel dettaglio, quattro flessori superficiali delle dita, seguiti da quattro flessori profondi, più un flessore lungo del pollice. Insieme ai tendini è contenuto il nervo mediano, fondamentale per la mano e per il braccio, perché svolge una funzione non solo di di tipo motoria ma anche sensitiva. È parte attiva delle cinque principali strutture nervose, che derivano dal cosiddetto plesso brachiale, un insieme complesso di nervi che coinvolgono la spalla, ma anche il braccio, l'avambraccio e la mano. Come anticipato, si occupa delle funzioni motorie di quest'area del corpo, controllando i muscoli, e gestendo anche le fibre sensitive. La compressione di questo particolare nervo genera la relativa sindrome del tunnel carpale.

Sintomi ricorrenti e le cause

Braccia

La sindrome del tunnel carpale si manifesta attraverso una serie di sintomi precisi, come il formicolio, l'intorpidimento, la rigidità e il gonfiore delle prime tre dita della mano e, qualche volta, anche dell'anulare. Seguito da difficoltà di movimento e goffaggine nelle attività di sempre, come prendere un oggetto oppure chiudere la giacca. Si avverte debolezza e fatica nel muovere la mano ma anche il resto del braccio, con aumento del dolore e in particolare durante il riposo notturno, che si irradia dalla mano alla spalla.

La compressione del nervo mediano porta alla sindrome del tunnel carpale, una condizione più frequente in alcune tipologie di sportivi quali i lanciatori, i sollevatori di pesi e i tennisti. E che può palesarsi anche a fronte di alcune condizioni come la presenza di tendiniti, cisti tendinee, l'assunzione di una posizione scorretta protratta nel tempo e che porta a uno sforzo del polso e del braccio. Ma anche la ritenzione idrica in gravidanza, l'obesità, microtraumatismi ripetuti, l'utilizzo di attrezzatura vibrante per lavoro. A questi si aggiunge l'artrite reumatoide, suonare uno strumento e anche utilizzare il computer. La guaina sinoviale che ricopre i tendini si infiamma, con aumento di volume degli stessi che - spingendo sul nervo mediano - lo comprimono.

Tutti i rimedi più efficaci

Massaggio

Per evitare di incappare nella sindrome del tunnel carpale è importante affidarsi alla prevenzione, ad esempio effettuando pause mentre si praticano attività a rischio.

Evitando la ripetizione dello stesso movimento e per lungo tempo, riducendo la pressione della presa o sul polso e sulla mano o, ancora, sollevare oggetti troppo pesanti. Solo il medico potrà suggerire il rimedio più adatto per affrontare e risolvere la situazione, in base all'entità del danno riportato. Fra le varie possibilità:

  • chirurgia: tra le soluzioni più utilizzate, ma solo su indicazione di uno specialista, che dovrà valutare la situazione attraverso un esame specifico, noto come elettroneurografia (ENG). Una procedura non invasiva utile a misurare la capacità di un nervo periferico di trasmettere impulsi nervosi;
  • farmacologia: con il supporto di medicinali corticosteroidi necessari per ridurre il dolore e l’infiammazione, oltre che con i classici antinfiammatori;
  • laser e ultrasuoni: una terapia specifica affrontata in centri attrezzati con macchinari appositi, utile a ridurre il gonfiore e l'infiammazione. Va abbinata con il supporto di un tutore notturno;
  • ginnastica: una serie di esercizi da ripetere con frequenza e necessari per limitare e sciogliere la pressione sul nervo mediano, ma anche per interrompere una gestualità che agevola la condizione;
  • rimedi quotidiani: tra i più semplici quello di indossare tutori per polsi su prescrizione medica, effettuare impacchi di acqua fredda sulla parte infiammata, rilassare la zona liberandola da pose forzate o stressanti. Oppure sollevare braccia e polsi verso l'alto per sciogliere le tensioni, interrompendo movimenti che agevolano lo stress.
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