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Smettere di fumare a 60 anni: come fare

Non è mai troppo tardi per smettere di fumare e i benefici sono subito evidenti a che a 60 anni: consigli e strategie utili per raggiungere l’obiettivo senza stress.

Smettere di fumare a 60 anni: come fare

Il fumo rappresenta uno dei principali fattori di rischio legati allo sviluppo di varie forme tumorali e altre malattie, sia a carico dei polmoni sia relative ad altri organi fondamentali come la gola e l’esofago. Contrariamente a quanto si possa pensare, smettere di fumare a 60 anni non è troppo tardi per riuscire a migliorare il proprio stato di salute e, soprattutto, per ridurre il rischio di andare incontro a patologie anche gravi.

Eliminando il fumo a questa età, infatti, si guadagnano mediamente 3 anni di vita. Bastano un paio di settimane senza fumare per migliorare la circolazione del sangue e le funzioni polmonari, mentre già dopo il primo mese si notano benefici per quanto riguarda il respiro e la presenza di eventuale tosse. Non meno importante è sottolineare i vantaggi legati alla riduzione del fumo passivo, infatti smettendo di fumare si protegge automaticamente la salute delle persone care evitando la loro esposizione indiretta.

Quali sono le strategie più efficaci per smettere di fumare a 60 anni? Il Ministero della Salute fornisce precise indicazioni a riguardo, menzionando sia la possibilità di assumere farmaci sia l’opportunità di ottenere supporto psicologico da parte di figure esperte. In ogni caso, la forza di volontà è certamente una componente fondamentale.

Rivolgersi agli esperti

Medico

Su tutto il territorio nazionale sono operativi centri antifumo ad hoc che offrono supporto psicologico a coloro che vogliono smettere di fumare. Sono figure specializzate, a disposizione sia telefonicamente sia di persona, in grado di rafforzare e potenziare la motivazione.

L’Istituto Superiore di Sanità, inoltre, ha attivato un servizio di Telefono Verde contro il fumo (800554088) anonimo e gratuito, promosso dall'Osservatorio Fumo, Alcol e Droga (OssFAD), che rappresenta un importante punto di consulenza, ascolto e monitoraggio anche per limitare il rischio di ricadute. È anche possibile partecipare a terapie di gruppo, spesso efficaci per condividere questo percorso con altri fumatori.

Farmaci e prodotti sostitutivi

Farmaci

Per smettere di fumare in modo definitivo, inoltre, è possibile assumere farmaci specifici che rappresentano una terapia a base dei sostitutivi della nicotina. È sempre il medico a prescrivere questo tipo di prodotti, che si rivelano utili specialmente per gestire i sintomi legati all’astinenza e per facilitare il raggiungimento dell’obiettivo finale.

Il primo periodo di astinenza dal fumo, infatti, può rappresentare un ostacolo difficile da superare a causa di una serie di malesseri molto comuni: al nervosismo si aggiunge la difficoltà di concentrazione, ma anche un fisiologico aumento della fame e una maggiore sensazione di affaticamento.

Smettere di fumare e aumento di peso

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La nicotina ha un effetto anoressizzante, diminuendo lo stimolo dell'appetito e contemporaneamente accelerando il metabolismo. L’idea di ingrassare di qualche chilo smettendo di fumare rappresenta un freno per molte persone, tuttavia si tratta di un effetto comunque limitato che non si manifesta in tutte le persone che abbandonano il fumo.

Per contrastarlo è utile aumentare l’attività fisica e ridurre il consumo di grassi e zuccheri, impostando uno stile di vista sano a trecentosessanta gradi che porterà benefici per la salute in generale.

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