Tecarterapia: sfruttare il calore per ridurre dolori e infiammazioni

Efficace e quasi privo di effetti collaterali, questo trattamento elettromedicale è in grado di risolvere numerose problematiche di natura muscolo-scheletrica

Tecarterapia: sfruttare il calore per ridurre dolori e infiammazioni
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Con il termine tecarterapia, o semplicemente tecar, si indica un trattamento elettromedicale non invasivo che utilizza radiofrequenze per curare i traumi e i disturbi infiammatori dell'apparato muscolo-scheletrico. Inizialmente la tecarterapia era riservata agli sportivi per il recupero dagli infortuni, ma poi si è compreso che tutti, soprattutto gli anziani, possono beneficiare dei suoi effetti positivi. Scopriamo insieme quali sono.

Come funziona la tecarterapia

Fisioterapia

Il nome completo della tecarterapia è il seguente: "Trasferimento Energetico Capacitivo-Resistivo". Alla base della stessa vi è la consapevolezza che la microcircolazione partecipa in maniera attiva alla rigenerazione e alla riparazione dei tessuti. Per stimolarla, la tecar impiega il calore secondo il principio della diatermia.

In greco "diatermia" significa "calore attraverso" e, nel caso del nostro trattamento, tale principio sta ad indicare che il calore benefico non viene emesso direttamente dalla macchina, ma è lo stesso tessuto a generarlo dall'interno grazie alla stimolazione dell'energia ad opera del dispositivo.

A proporre per la prima volta i principi di funzionamento della tecarterapia fu nel 1890 il medico e fisico francese Jacques Arsène d'Arsonval. In seguito molti studiosi si cimentarono nella realizzazione di strumenti elettromedicali. Tra questi spicca il medico inglese William Beaumont che coniò il termine diatermia. Nel 1995 nacque finalmente la dicitura Tecar.

A cosa serve la tecarterapia

Dolore

Tre sono gli effetti principali della tecarterapia a livello biologico: vasodilatazione, incremento del microcircolo e della temperatura interna. La vasodilatazione oltre a migliorare il drenaggio linfatico, attenua le contratture muscolari. L'incremento del microcircolo riduce il dolore e l'infiammazione durante la fase acuta. L'aumento della temperatura interna, infine, risolve le rigidità articolari e gli stati cronici di linfedema.

Se consideriamo tutti questi aspetti positivi, comprendiamo il motivo per cui il trattamento è particolarmente efficace nella cura di:

  • Patologie della colonna vertebrale: lombalgia, dorsalgia, cervicalgia
  • Patologie muscolari: contratture, contusioni, stiramenti, edema
  • Patologie del polso e della mano: tendiniti e tenosinoviti
  • Patologie dell'anca: coxartrosi, pubalgia
  • Patologie del ginocchio: gonartrosi, distorsioni, lesioni dei legamenti crociati
  • Patologie della caviglia e del piede: fratture, distosioni, fascite plantare, tendiniti.

La seduta di tecarterapia: procedura, risultati e costi

Tecarterapia

Prima di iniziare una seduta di tecarterapia il paziente si toglie gli indumenti e si accomoda su un lettino reclinabile o su una sedia apposita. A questo punto il fisioterapista posiziona una piastra fissa sul lato del corpo opposto all'area bisognosa di cura e applica un gel conduttore che facilita la trasmissione del calore e migliora l'efficacia del trattamento.

Successivamente viene posta la piastra mobile sulla zona da trattare che, a seconda del disturbo di cui soffre il paziente, può essere di tipo capacitativo o resistivo. Inizia così il massaggio che procura una piacevole sensazione di calore. La durata del trattamento varia, ma generalmente si aggira attorno ai 20-30 minuti.

I risultati della tecarterapia si apprezzano quasi sempre dopo un ciclo di 5-10 sedute ravvicinate nel tempo. Gli esperti consigliano 3 sedute a settimana. Mediamente il costo di una seduta è compreso fra i 30 e gli 80 euro, tuttavia può essere maggiore se si utilizzano dispositivi di nuova generazione.

Gli effetti collaterali e le controindicazioni della tecarterapia

Fisioterapia

Solo raramente la tecarterapia può provocare dolore o gonfiore in corrispondenza dell'area sottoposta a trattamento quasi sempre a causa di un uso improprio dell'apparecchio. Minimo è anche il rischio di ustione. Di certo i vantaggi superano di gran lunga i possibili effetti collaterali. Si pensi, ad esempio, ai risultati apprezzabili dopo poche sedute e alla stimolazione benefica dei tessuti profondi.

La tecarterapia non presenta particolari controindicazioni. Tuttavia i soggetti portatori di pacemaker, le donne incinte.

gli individui sensibili alle alte temperature e i pazienti affetti da malattie cardiovascolari devono sempre consultare uno specialista prima di sottoporsi ad una seduta.

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