Tormentoni estivi anni '60, '70 e '80: ecco la musica degli over

Tormentoni e hit estive hanno accompagnato gli over 60 per tutta la loro vita: ecco le canzoni più belle degli anni '60, '70 e '80

Tormentoni estivi anni '60, '70 e '80: ecco la musica degli over

Tormentoni estivi: da sempre una presenza costante delle vacanze, un sottofondo musicale fisso che rallegra le pause relax al mare o in montagna. Alcune hit stagionali spesso finiscono rapidamente nel dimenticatoio, altre diventano emblema di intere generazioni, definendone il mood esistenziale, emotivo e anche estetico. Evergreen che attraversano intere decadi trasformandosi in ricordi indelebili, diventando colonne sonore personali o di un intero periodo storico.

Sono le canzoni più amate, le più cantate a squarciagola ai concerti, durante le serate danzanti nei club o in discoteca. Dagli evergreen degli anni '60 alle innovazioni degli anni '80, passando per le hit disco dei 70, la categoria senior può contare su una playlist corposa. Ma quali sono i brani più gettonati?

Perché torna di moda la musica degli over 60

Hit e tormentoni estivi del passato: il loro prepotente ritorno di anno in anno potrebbe assumere significati differenti. La bellezza immortale di sonorità e parole hanno segnato il passaggio di epoche differenti, come emblemi sociali e simbolo di innovazione. Sono state anche un vero e proprio spartiacque tra il passato e il futuro, sia dal punto di vista della moda che del linguaggio sociale. Ma a rendere intramontabili questi brani, tipici degli over 60, è forse la capacità di risultare sempre attuali anche agli occhi delle nuove generazioni.

Canzoni e parole simbolo delle estati del passato, della leggerezza data dalle vacanze in giovane età e delle prime storie d’amore. I ricordi sono lucchetti che preservano la memoria e il cuore, piccoli scrigni dove racchiudere i momenti più belli e spesso anche gli eventi più dolorosi. E la musica è da sempre il fil rouge in grado di collegare esperienze, emozioni e sensazioni. Ecco quali sono le canzoni che ancora oggi balliamo e cantiamo con passione.

Le hit degli anni '60

I favolosi anni '60, il periodo della rinascita e della spensieratezza, della ripresa economica e del cambio generazionale, in particolare in Italia. Il momento viene ricordato dal punto vista musicale per la nascita della beat generation e successivamente della musica pop. Cultura, società e moda subiscono le influenze dell’epoca con una maggiore libertà stilistica, spesso dettata dagli input che giungono da fuori confine.

L’aspetto formale di un tempo lascia spazio a libertà estetiche innovative, come ad esempio la minigonna, la voglia di scendere in piazza per manifestare ma anche per esprimere se stessi. Sono anni creativi, ma anche emotivamente intensi dal punto di vista musicale.

Le hit estive di quel periodo ben rappresentano questo insieme di cambiamenti, ecco le più note:

  • Abbronzatissima di Edoardo Vianello;
  • Sapore di Sale di Gino Paoli;
  • Azzurro di Adriano Celentano;
  • Tintarella di Luna di Mina;
  • Estate di Bruno Martino;
  • Cuando Calienta El Sol dei Los Marcellos Ferial;
  • In ginocchio da te di Gianni Morandi;
  • Una rotonda sul mare di Fred Bongusto;
  • Ciao Ciao di Petula Clark;
  • Il mondo di Jimmy Fontana;
  • Riderà di Little Tony;
  • Stasera mi butto di Rocky Roberts;
  • Luglio di Riccardo del Turco;
  • Acqua azzurra, acqua chiara di Lucio Battisti.

Senza dimenticare le hit estere quali "Help" dei Beatles, "Light My Fire" dei Doors, i Rolling Stones con "(I Can't Get No) Satisfaction", "Sugar Sugar" di The Archie, "Respect" della regina della musica Aretha Franklin, "Sweet Caroline" di Neil Diamond, nonché "Surfin U.S.A" dei The Beach Boys, solo per citarne alcune.

I tormentoni degli anni '70

Con gli anni '70 la società cambia pelle e velocità di andatura, la decade è caratterizzata da lotte di piazza e contestazioni, ma anche da molta violenza e terrorismo. Lo strato sociale si adatta alla rinnovata necessità di cambiamento che porterà verso gli anni '80, con tanto di ribellione culturale e, ovviamente, musicale.

L’arte diventa lo specchio delle rivendicazioni popolari, ma anche degli stravolgimenti politici del tempo e delle innovazioni scientifiche. Il look abbraccia linee e decorazioni più geometriche, mixate perfettamente con una moda più bucolica e floreale. Sono anni particolari dove anche la crisi economica trova posto nelle liriche, compresi i tormentoni estivi. Ecco i più noti:

  • Splendido splendente di Donatella Rettore;
  • E la luna bussò di Loredana Bertè;
  • Gloria di Umberto Tozzi;
  • Fin che la barca va di Orietta Berti;
  • Balla di Umberto Balsamo;
  • Comprami di Viola Valentino;
  • Pazza idea di Patty Pravo;
  • Figli delle stelle di Alan Sorrenti;
  • Super superman di Miguel Bosè;
  • Ricominciamo di Adriano Pappalardo;
  • Tanti auguri di Raffaella Carrà.

Tra le hit estere, grandissimo successo estivo per i "Village People" con YMCA e il relativo balletto, seguito dall’immortale "Stayin’ Alive" dei Bee Gees, nonché "My Sharona" degli The Knack. Non si possono non citare Grease, Diana Ross con la cover di "Ain't No Mountain High Enough", Elton John & Kiki Dee con "Don't Go Breaking My Heart", "Bad Girls" di Donna Summer - vera regina della disco music dell’epoca - e "Dancing Queen" degli ABBA.

Le hit degli anni '80

Le rivolte del decennio precedente portarono direttamente verso gli anni '80 che, in Italia, videro un apparente aumento del benessere sociale, ma anche crisi economiche mondiali inasprite dalla tensione crescente della Guerra Fredda tra Usa ed Urss.

In Italia la politica visse momenti travagliati tra scandali, cadute e rotture di alleanze, anche se la sensazione era quella di una crescita, di un rinnovamento e di molto benessere. Trasgressione artistica, musicale, crescita finanziaria e ricerca di successo dettata dagli yuppies, sono solo la copertina di una società in crescita dal punto di vista digitale, ma sofferente dal punto di vista lavorativo e sociale. La musica si fa portavoce delle persone, di queste evidenti differenze sociali, che ridefinisce il concetto di classi sociali. I tormentoni dell’estate anni ’80 ne sono un simbolo:

  • Gioca Jouer di Claudio Cecchetto;
  • Vamos a La Playa dei Righeira;
  • People from Ibiza di Sandy Marton;
  • Centro di gravità permanente di Franco Battiato;
  • Kalimba de Luna di Toni Esposito;
  • Mare mare di Luca Carboni;
  • Alghero di Giuni Russo;
  • Tropicana de Il Gruppo Italiano;
  • Boys di Sabrina Salerno;
  • Call Me di Ivana Spagna;
  • Non sono una signora di Loredana Bertè.

Nel resto del mondo impazzano i tormentoni di Huey Lewis & the News con "The Power of Love", dei Duran Duran con "Rio" e degli eterni rivali Spandau Ballet, ma anche degli Eurythmics con "Sweet Dreams (Are Made of This)".

Sono gli anni di Flashdance con "Maniac" di Peter Sembello, di Gosthbuster, di "Fame" di Irene Cara, di una giovanissima Whitney Houston con "I Wanna Dance With Somebody (Who Loves Me)", dell’immancabile Madonna con "Papa Don't Preach" e degli Wham con "Club Tropicana". Passando per l’intramontabile "Lambada" di Kaoma e "La Bamba" dei Los Lobos. Senza dimenticare i mostri sacri di sempre come Depeche Mode, U2, Michael Jackson, The Police, Prince e Bruce Springsteen.

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