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Vino rosso: i benefici per l’organismo senior

Il vino rosso rappresenta forse la bevanda alcolica più bevuta in Italia: non tutti sanno che un consumo moderato può avere effetti benefici sull'organismo, anche a 60 anni.

Vino rosso: i benefici per l’organismo senior

Il vino rosso è una bevanda alcolica piuttosto utilizzata in Italia come nel resto d'Europa. Al pari del bianco è solitamente scelta per accompagnare, più o meno regolarmente, pranzi e cene a casa o al ristorante. Quello che a volte viene sottovalutato è la presenza di possibili benefici per la salute, soprattutto degli over 60.

Innanzitutto però una differenza, frutto della lavorazione dell'uva. La produzione del "bianco" prevede la rimozione delle bucce prima dell'avvio della fase di fermentazione, mentre per il vino rosso le bucce sono presenti anche in questa fase. Ciò comporta una certa disparità in termini di sostanze benefiche, in quanto molti antiossidanti e nutrienti si trovano proprio nei preziosi involucri.

Una curiosità per quanto riguarda il "colore" del vino. È proprio la buccia a donare al "rosso", durante il processo di fermentazione, il suo colore tipico. Ciò vuol dire che possono essere utilizzate entrambe le tipologie d'uva per ottenere del vino bianco, in quanto le bucce vengono rimosse prima di tale fase.

Vino rosso, benefici per i senior

Uva rossa o nera

Se moderato e solitamente limitato a massimo un bicchiere a pasto, circa 150 ml, il vino rosso può rappresentare un prezioso rimedio naturale. Merito della presenza di antiossidanti, flavonoidi e polifenoli, che contribuiscono a donargli molte delle sue proprietà. Presenti anche altre sostanze benefiche come vitamine (A, B1, B2, B3, B4, B6, J, K), betacarotene, luteina, zeaxantina e sali minerali (calcio, ferro, fluoro, fosforo, magnesio, manganese, potassio, rame, selenio, sodio e zinco).

Molto interessante la parte che riguarda gli antiossidanti, che aiutano gli over 60 a contrastare l'invecchiamento cellulare opponendosi ai radicali liberi. Benefici a vantaggio non soltanto della pelle e dell'azione di contrasto a rughe e macchie cutanee.

Anche la struttura dei vasi sanguigni risulta trarne giovamento, resistendo all'indurimento e favorendo una migliore salute cardiovascolare e renale. In tal senso è da sottolineare anche l'attività a sostegno di un corretto bilanciamento dei livelli di colesterolo: viene favorito quello buono HDL, prevenendo possibili rischi per le arterie.

Dal punto di vista cardiovascolare è d'aiuto anche l'azione antinfiammatoria garantita dai composti presenti nel vino rosso. Attività di contrasto delle infiammazioni utile anche nella prevenzione di possibili patologie neurodegenerative legate all'età. Efficacce anche contro le malattie reumatiche.

Parliamo in questo caso di Alzheimer: secondo alcuni studi la presenza di resveratrolo riduce i processi infiammatori che portano alla formazione di placche sclerotiche nel cervello. Questo polifenolo contrasterebbe la formazione di beta-amiloidi (particelle proteiche). Utile anche contro altre forme di demenza e per preservare la memoria negli anni.

Infiammazioni articolari e diabete

Vino rosso nei bicchieri

Da non dimenticare inoltre alcuni altri possibili vantaggi per i senior dal punto di vista articolare. Uno stile di vita attivo potrebbe essere solo un primo passo, magari da affiancare all'assunzione di cibi e bevande salutari. Il vino rosso può rientrare tra queste, purché consumato entro certi limiti. Merito anche in questo caso del resveratrolo, presente nelle bucce dell'uva rossa (ancora più nella nera) e di supporto per contrastare le infiammazioni articolari.

Resveratrolo utile anche per tenere sotto controllo i livelli di glicemia nel sangue e quindi il diabete di tipo 2. Gli studiosi hanno indicato questo polifenolo come attivo nell'incrementare la sensibilità dell'organismo all'insulina. A maggior ragione però, in questi casi il consumo di vino rosso dovrà essere moderato e non superare le raccomandazioni del proprio medico curante.

Esagerare con il quantitativo di vino potrebbe portare a danni, anche permanenti, a carico del fegato.

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