"No cittadinanza a Segre, non ha meriti particolari": scoppia bufera in Sicilia

"La senatrice Liliana Segre non ha meriti particolari verso la comunità", sarebbe la decisione motivata dalla maggioranza. Interviene il sindaco

"No cittadinanza a Segre, non ha meriti particolari": scoppia bufera in Sicilia

Il consiglio comunale di Geraci Siculo, un piccolo borgo delle Madonie in provincia di Palermo, ha respinto a maggioranza la proposta di conferire la cittadinanza onoraria a Liliana Segre. La proposta, che mirava a dare riconoscimento all'impegno della senatrice a vita contro il razzismo e l'antisemitismo, era stata presentata dal gruppo di opposizione "UniAmo Geraci". La maggioranza l'ha bocciata con varie motivazioni tra cui il fatto che Liliana Segre non avrebbe alcun merito particolare nei confronti della comunità siciliana. Il comune ha pertanto, deciso di respingere la proposta di cittadinanza dopo una riunione fiume al Comune durata quasi due ore per un solo punto all'ordine del giorno. Secondo l'amministrazione comunale un nuovo riconoscimento alla senatrice avrebbe potuto assumere un carattere discriminatorio nei confronti di tutti gli altri deportati nei lager nazisti.

Il capogruppo della minoranza, Gaetano Scancarello, ha giudicato risibili le ragioni del rifiuto con il quale sarebbe stata scritta "una brutta pagina della storia politica recente di Geraci Siculo". La mozione si poneva in continuità con il percorso già intrapreso nella comunità geracese su tali argomenti, con le iniziative in ricordo delle vittime dei totalitarismi, spiegano dal gruppo consiliare UniAmo Geraci, e conteneva anche altre iniziative contro il razzismo e la xenofobia, che erano state già esaminate e approvate all'unanimità dal Consiglio nell'ultima seduta dello scorso 23 dicembre. L'ultimo punto della mozione respinta impegnava l'amministrazione comunale a "disporre gli atti necessari alla concessione della cittadinanza onoraria alla senatrice a vita Liliana Segre, per l'opera di testimonianza e mantenimento della memoria della Shoah, di cui fu vittima, e per l'impegno a tutela dei diritti umani e contro ogni forma di razzismo, xenofobia, intolleranza, discriminazione, violenza e odio". Secondo la ricostruzione dell’opposizione, per "quanto emerso dalle dichiarazioni dei vari esponenti della maggioranza e dell’amministrazione, il valore e l’autorevolezza della signora Segre sarebbero già stati riconosciuti con la sua nomina a Senatrice a vita, ritenendosi, pertanto, immeritevole e fuori luogo il riconoscimento alla stessa anche della cittadinanza onoraria di Geraci Siculo, comunità rispetto alla quale la signora Segre non avrebbe ad oggi acquisito alcun merito particolare". Infine il gruppo in un lungo post su Facebook lascia alla alla cittadinanza e all’opinione pubblica le valutazioni del caso. "Per parte nostra riteniamo, senza mezzi termini, che si sia scritta una delle più brutte pagine della storia politica recente del nostro Comune".

L'opposizione va giù duro e spiega come siano state "incomprensibili e imbarazzanti le contraddizioni in cui sono caduti il presidente del Consiglio, Giuseppe Puleo, e il capogruppo di maggioranza, Gaetano Scialabba che, nonostante siano stati uniti nella bocciatura della mozione portata all’ordine del giorno, sono stati artefici di interpretazioni diverse e a tratti assurde di un loro documento, depositato agli atti del Consiglio, che pretenderebbe di spiegare le motivazioni del voto contrario".

Pronta la replica del sindaco di Geraci Siculo Luigi Iuppa che ha invitato la senatrice Liliana Segre "a venire a Geraci per dare una sua testimonianza diretta. A tal proposito si propone di invitarla in occasione del primo anniversario della posa della pietra di inciampo per il nostro concittadino Liborio Baldanza che verrà celebrato ad aprile". Il primo cittadino madonita e il gruppo di maggioranza hanno deciso di spiegare in una lunga nota il loro no frutto di una scelta ponderata. "Continuiamo ad essere convinti - spiegano il sindaco e gli altri dieci componenti del Gruppo Consiliare “Geraci Bene Comune” - che la concessione di una cittadinanza onoraria non sia un gesto simbolico, che la vicinanza della comunità di Geraci alla Senatrice Segre per gli attacchi personali ricevuti negli ultimi mesi vada dimostrata con altre azioni, che la vita, l’esempio e la testimonianza della Senatrice devono tramutarsi in azioni e progetti a favore delle giovani generazioni in modo da determinare un cambiamento nei comportamenti e il rispetto dei valori della libertà, della democrazia, dell’accettazione del diverso e dello straniero, del dialogo. Solo in questo modo, i sacrifici di tanti cittadini europei, pagati anche con la vita, soprattutto durante i regimi totalitari imperanti in Europa nel secolo scorso, possono fungere da ispirazione per le giovani generazioni, per la creazione di società aperte e tolleranti, e di comunità che accolgono le minoranze.

Riteniamo e ci auspichiamo che la presenza della Senatrice Segre a Geraci, la sua testimonianza diretta e la sua personale condivisione con le giovani generazioni del nostro paese e del comprensorio madonita possa realizzare ed instaurare quel legame con la comunità e con il territorio necessario affinché la cittadinanza onoraria non sia soltanto un gesto simbolico".

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