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Al Parenti in scena il «diario siculo» del giornalista Calabrò

Al teatro Franco Parenti Fausto Russo Alesi mette in scena «Cuore di cactus», l’opera autobiografica di Antonio Calabrò. Attore pluripremiato, più volte protagonista di spettacoli prestigiosi, Alesi interpreta un avvincente «diario in pubblico» del giornalista e scrittore, che da Palermo a Milano ha attraversato quarant'anni di storia italiana, raccontandola con gli occhi di un siciliano «doc». Prodotto dal Teatro Franco Parenti, il monologo dà voce all'analisi severa e appassionata delle ragioni di una partenza dalla Sicilia, «per cercare altrove una nuova dimensione di lavoro e di vita». Riflessioni emozionanti e problematiche, attraversate dal tentativo di fare i conti con il proprio tempo, con l'impegno professionale e culturale, con il ruolo «di uno che se ne va», ma non dimentica né abbandona.
Un ruolo, una dimensione esistenziale, intensamente condivisi dal regista Russo Alesi, ormai lontano da oltre diciassette anni dalla Sicilia. Ed è proprio su questo delicatissimo punto - cercarsi altrove o cercarsi lì? - che le domande e i dubbi incrociati di autore e interprete si fanno pressanti, per alimentare una messa in scena sorretta dalla distanza (professionale ed esistenziale), ma scossa da quella «ferita aperta» che entrambi cercano di lenire attraverso il racconto.


Uno spettacolo che è un canto alle proprie origini isolane, ma che è soprattutto dedicato al desiderio di andare altrove, di vincere la tentazione di rassegnarsi, di non cedere all'idea che andarsene sia stato qualcosa di simile a un tradimento. Un viaggio al termine della notte dei ricordi e dei bilanci, che ci interroga tutti.

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