Salario minimo, ok della Camera alla sospensiva. Ira di Pd e M5S in Aula

Via libera di Montecitorio alla sospensione dell'esame sul salario minimo. Urla dai banchi dell'opposizione. Schlein: "La povertà non va in vacanza". Conte: "Mistero inglorioso"

Salario minimo, ok della Camera alla sospensiva. Ira di Pd e M5S in Aula
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Il voto che si è tenuto questa mattina alla Camera dei deputati non ha riservato alcuna sorpresa: ha ricevuto il via libera la questione sospensiva relativa alla proposta di legge sul salario minimo. A Montecitorio si sono registrati 168 favorevoli, 127 contrari e tre astenuti. L'esame della pdl si fermerà dunque per un periodo di 60 giorni. Come riferito dall'Ansa, da alcuni banchi dell'opposizione il risultato del voto è stato accolto dal coro: "Vergogna, vergogna".

La linea del centrodestra sul salario minimo

Nei giorni scorsi il centrodestra ha aperto al dialogo sul salario minimo, dicendosi disponibile a mettere sul tavolo un proprio schema in grado di intervenire sugli stipendi bassi. Ma con una precisazione di fondo: la strada del salario minimo non è quella giusta. Il prima possibile si tornerà in Commissione per approfondire tutte le proposte del caso. La pausa avrà l'obiettivo di studiare le possibili soluzioni per un tema così annoso e per garantire un confronto serio che può essere definito tale solo se si ha il giusto tempo per sostenerlo.

A tal proposito Forza Italia potrebbe presentare una proposta per adeguare tutte le retribuzioni agli standard della contrattazione nazionale, anche se non viene esclusa la possibilità che il centrodestra presenti un testo unitario. Comunque la scorsa settimana è passato un ordine del giorno della maggioranza che impegna il governo a monitorare l'applicazione dei contratti nazionali di lavoro e a evitare "qualsiasi forma di intervento che spinga al ribasso i salari medio bassi".

Schlein: "La povertà non va in vacanza"

Ovviamente l'ok della Camera alla sospensiva non è stato accolto con soddisfazione da Elly Schlein, che in precedenza aveva annunciato il parere negativo. Indubbiamente la questione salariale in Italia è notevole e non può essere affatto ignorata, ma il segretario del Partito democratico non ha colto le ragioni che hanno portato a una momentanea pausa: "Non può essere sospesa, la povertà non va in vacanza".

Per Schlein votare a favore della sospensiva vuol dire "voltare le spalle a quei tre milioni e mezzo di lavoratori che hanno salari da fame con paghe da 4-5 euro l'ora". A suo giudizio se il governo avesse voluto seriamente procedere verso il salario minimo oggi avrebbe dato un segnale perché - ritiene - ci sarebbe stato tutto il tempo necessario per approvare la proposta delle opposizioni. "È la rappresentazione plastica della fuga della maggioranza. Siamo aperti al dialogo sul merito, ma non alle prese in giro e ai rinvii", ha tuonato Schlein.

Conte: "Mistero inglorioso"

Altrettanto battaglieri sono stati i toni utilizzati da Giuseppe Conte, che in particolare se l'è presa con la teoria del centrodestra secondo cui la fissazione di un salario minimo potrebbe essere controproducente in quanto il rischio sarebbe quello di spingere verso il basso gli stipendi: "Davvero volete creare confusione dicendo che il salario minimo compromette la contrattazione collettiva?".

Il leader del Movimento 5 Stelle ha poi messo nel mirino il presidente Giorgia Meloni. "È un mistero inglorioso, in questa vicenda, il suo vero pensiero", ha affermato. Conte è convinto che la decisione di rimandare il dibattito a dopo l'estate corrisponda alla speranza "che gli italiani se ne dimentichino". Un'accusa che si commenta da sola: gli elettori sono dotati di intelligenza e, come già spiegato, la sospensiva trova le basi nell'importanza di un vero dialogo e non finto a favore di telecamere. "Non vi ripresentate a ottobre con proposte furbe dirette a spaccare i lavoratori", ha concluso il presidente del M5S.

Calenda: "Ora confronto serio"

In mattinata Carlo Calenda sul proprio profilo Facebook ha replicato alle parole di Marina Elvira Calderone, ministro del Lavoro, sul salario minimo.

Dal suo punto di vista gli sgravi sulla contrattazione di secondo livello rappresentano una giusta opzione, "ma nulla c'entrano con i lavoratori che stanno sotto 9 euro all'ora, con i contratti pirata e le false cooperative". Il leader di Azione ha auspicato "un confronto serio con il governo e possibilmente una qualche proposta".

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