Penati entra nel cda della Scala

L’era post Albertini alla Scala saluta l’ingresso della Provincia. Dopo un anno dalla prima richiesta, Palazzo Isimbardi entra nel consiglio di amministrazione. E, a testimoniare la volontà di collaborare alla gestione del prestigioso teatro, lo fa con il suo presidente Filippo Penati a cui spetterà un posto nel consiglio di amministrazione a fianco del sindaco Letizia Moratti (presidente della Fondazione), del sovrintendente Stéphane Lissner e degli altri membri. Incluso quello che sarà prossimamente nominato dal ministro dei Beni culturali Francesco Rutelli.
È questa una delle conseguenze del riassetto delle norme che regolano la partecipazione dei soci all’assemblea e che hanno aumentato il numero dei consiglieri da sette a nove. «Si conclude positivamente una vicenda che vede riconosciuto il nostro impegno per la Scala», il commento di Penati al nuovo statuto. Un impegno di Palazzo Isimbardi che quest’anno si concretizza anche nel versamento di 5,2 milioni di euro (1,3 milioni lo scorso febbraio e 3,9 milioni già stanziati) a cui farà seguito una quota di 2,7 milioni nei prossimi anni. L’augurio di Penati è che «finalmente» si possa «aprire una fase in cui la Provincia potrà dare il suo contributo a una delle istituzioni culturali più importanti del Paese».

Al termine del cda, si legge in un comunicato della Scala, «il presidente Letizia Moratti ha ringraziato il vicepresidente Bruno Ermolli, l’avvocato Vittorio Ripa di Meana e il sovrintendente Stéphane Lissner per il lavoro svolto nella delicata elaborazione del nuovo testo».

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