Pensieri La Cavour, Cape Canaveral e altre coincidenze

L’eccellenza della tecnologia italiana di terra, di mare e di cielo riunita in un colpo solo. Interessante ed emozionante. Fiat con la nuova Punto Evo, la Marina Militare con la mastodontica portaerei Cavour e l’aviazione con i moderni elicotteri AgustaWestland dalla cui pancia, come gran finale dello show organizzato dal Lingotto, è uscita la nuova automobile che dal 10 ottobre troveremo nelle concessionarie. Il «decollo» della Punto Evo dal ponte della portaerei, porta alla memoria un altro lancio spettacolare, quello della Fiat Uno, dalla base spaziale Usa di Cape Canaveral. Era il gennaio del 1983 e la casa torinese aveva scelto la rampa della Nasa per lanciare sui mercati il modello che si proponeva di ripercorrere i successi della 127, altra icona del gruppo Fiat.
La Punto Evo è stata progettata sulla base di un vero best seller torinese, la Grande Punto che insieme alle Punto precedenti è stata scelta, dal debutto nel 1993, da oltre sette milioni di persone.

Al di là della spettacolarità dei due eventi, quello in Florida del 1983 e quello dell’altro giorno a La Spezia, si può trovare un altro collegamento tra le due kermesse: a Cape Canaveral c’era Vittorio Ghidella, allora amministratore delegato della casa torinese, un ingegnere che ha lasciato il segno; sulla Cavour era presente , il top manager che ha rivitalizzato il gruppo. Coincidenze bene auguranti.

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