"Diffamazione aggravata". Magalli rinviato a giudizio per le parole sulla Volpe

Secondo il giudice per le indagini preliminari, il conduttore avrebbe usato parole lesive per la reputazione della Volpe in un post Facebook e ora Magalli dovrà difendersi in tribunale

"Diffamazione aggravata". Magalli rinviato a giudizio per le parole sulla Volpe

Alla saga giudiziaria, che vede contrapposti da anni Giancarlo Magalli Adriana Volpe, si aggiunge un nuovo capitolo. Il conduttore e la showgirl sono di nuovo l'uno contro l’altro in un procedimento per diffamazione aggravata avviato dalla Volpe e relativo a fatti avvenuti addirittura sette anni fa. L'ultima udienza del procedimento si è tenuta negli scorsi giorni ma, come fa sapere Leggo, e la prossima udienza è stata programmata al prossimo ottobre.

La vicenda scoppiata nel 2017

Secondo quanto riportato dal quotidiano, il contenzioso giudiziario si è aperto in seguito alla denuncia per diffamazione presentata da Adriana Volpe nel 2017. Il motivo della lite tra il conduttore e la showgirl, che all'epoca lavoravano fianco a fianco nel programma di Rai Due "I fatti vostri", è risaputo. La Volpe rivelò in diretta l'età del presentatore, che risentito la invitò a farsi gli affari suoi e poi le dette della "rompipalle" in diretta tv. Lo screzio tra i due fece molto discutere e sul web il conduttore fu travolto dalla polemica, accusato di avere avuto una reazione eccessiva e offensiva nei confronti della collega e delle donne in generale.

Ma a farlo finire a processo è stata una seconda dichiarazione fatta da Magalli sotto a un post Facebook, che lo criticava. "Ha cercato di farlo passare come un insulto alle donne, ma io ce l'avevo solo con lei, non con le donne che ho sempre rispettato e che forse si sentirebbero più insultate se sapessero come fa a lavorare da 20 anni", scrisse il presentatore sulla piattaforma social e Adriana Volpe fece partire la denuncia per diffamazione.

Il processo per diffamazione

A sette anni di distanza il procedimento sarebbe ancora in corso e, sempre secondo quanto riferito da Leggo, negli scorsi giorni si sarebbe tenuta l'ennesima udienza. E in aula, nonostante i recenti problemi di salute, ci sarebbero stati Magalli e un altro testimone. Sebbene il pubblico ministero avesse chiesto l'archiviazione del procedimento (ritenendo la frase oggetto del contenzioso non oltraggiosa e nemmeno offensiva), il giudice per le indagini preliminari avrebbe disposto l'imputazione coatta, rinviando il procedimento a una nuova udienza fissata per l'11 ottobre di fronte al giudice monocratico.

Nel 2021 Magalli era stato assolto in un altro processo intentato dalla Volpe - sempre per diffamazione - ma sui social era esploso l'ennesimo scontro con la showgirl sulle disposizioni del giudice, che avrebbe comminato al conduttore un risarcimento di 25mila euro.

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